Nel 2023 i cittadini toscani hanno speso circa 4 miliardi di euro solo per il gioco online, con la sola provincia di Firenze che ha sfondato il miliardo. E' quanto si rileva nel volume 'Il Libro Nero dell'Azzardo - Mafie, dipendenze, giovani', a cura di Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon, citato oggi alla presentazione l'iniziativa organizzata da Cgil Firenze e Federconsumatori Toscana 'Non è un gioco - Unisciti a noi per dire No al gioco d'azzardo e alle dipendenze', che si è svolta oggi nel capoluogo toscano.
Firenze ha registrato un boom del +43% rispetto al 2022, un dato superiore alla media nazionale (+22%), e difficile da interpretare se non legato, come ipotizza il dossier, a possibili flussi di denaro destinati al riciclaggio. Nel dettaglio provinciale, dopo Firenze con 1,084 miliardi di euro, seguono Livorno (429 milioni), Pisa (411 mln), Lucca (384 mln), Arezzo (319 mln), Prato (317 mln), Pistoia (286 mln), Grosseto (264 mln), Siena (249 mln) e Massa Carrara (225 mln).
"Chiediamo alle istituzioni locali - ha detto Giancarla Casini, segreteria Cgil Firenze - di mantenere una posizione ferma nei confronti del governo rispetto alla scelta di non eleminare in alcun modo il divieto esistente alla pubblicità al gioco d'azzardo, nonché di supportare la richiesta della nostra organizzazione per avere una legge quadro nazionale che salvaguardi le competenze di Regioni e Comuni".
Per Laura Grandi, presidente Federconsumatori Toscana, "serve urgentemente una legge per regolamentare il settore, riducendo l'offerta, e ricostituire un organismo che abbia come sua prima finalità la difesa della salute dei cittadini".
Firenze ha registrato un boom del +43% rispetto al 2022, un dato superiore alla media nazionale (+22%), e difficile da interpretare se non legato, come ipotizza il dossier, a possibili flussi di denaro destinati al riciclaggio. Nel dettaglio provinciale, dopo Firenze con 1,084 miliardi di euro, seguono Livorno (429 milioni), Pisa (411 mln), Lucca (384 mln), Arezzo (319 mln), Prato (317 mln), Pistoia (286 mln), Grosseto (264 mln), Siena (249 mln) e Massa Carrara (225 mln).
"Chiediamo alle istituzioni locali - ha detto Giancarla Casini, segreteria Cgil Firenze - di mantenere una posizione ferma nei confronti del governo rispetto alla scelta di non eleminare in alcun modo il divieto esistente alla pubblicità al gioco d'azzardo, nonché di supportare la richiesta della nostra organizzazione per avere una legge quadro nazionale che salvaguardi le competenze di Regioni e Comuni".
Per Laura Grandi, presidente Federconsumatori Toscana, "serve urgentemente una legge per regolamentare il settore, riducendo l'offerta, e ricostituire un organismo che abbia come sua prima finalità la difesa della salute dei cittadini".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies