Dopo Bologna, anche a Firenze il film filorusso Il Testimone dedicato al Donbass non sarà proiettato. Lo ha deciso il circolo l'Affratellamento di Firenze "poiché i membri del consiglio direttivo riunitisi per una visione del film, hanno deliberato all'unanimità di accogliere l'invito istituzionale, prima tra tutti la gentile esortazione del sindaco di Firenze, a rinunciare”.
La proiezione era prevista per l'1 febbraio su iniziativa di due associazioni, Firenze Rinasce, lista civica alle prossime Comunali, e Firenze Consapevole. I responsabili del circolo hanno deciso di non ospitare l'iniziativa dopo aver visionato e valutato il film.
"Il Testimone è un film modesto, per i contenuti e per l'ingenuità narrativa", spiegano, tuttavia "concorre a disegnare il segno dei tempi che viviamo e ci ha fatto riflettere e discutere per questa opportunità tanto da ritenere che non sia un prodotto culturale da censurare; la nostra decisione - precisano in una nota - esclude totalmente il fatto che questo film inciti all'odio o alla violenza, tanto da essere considerato non adatto a una pubblica visione; nulla dà e nulla toglie alle due parti in conflitto che non sia una cronaca di guerra: lutti, distruzioni, sofferenze della popolazione civile".
Oltre alla richiesta di Nardella "la visione è annullata anche perché il tema stesso - che è molto importante - sarebbe stato deviato a causa delle sorprendenti reazioni che ha sollevato, nonché per i contenuti della proposta cinematografica in questione".
L'Affratellamento ritiene invece "opportuno intervenire con concretezza critica e culturale sull'attualità e sulle gravissime preoccupazioni che l'informazione e il fronte bellico tra Ucraina e Federazione Russa, suscitano in tutta la popolazione" e propone "una nuova iniziativa che coinvolga tutte le parti istituzionali in un dialogo aperto e un confronto critico con la cittadinanza, su tutti gli aspetti di questa guerra, al fine di conoscere le iniziative più utili per fermare la voce delle armi".
Comunque per il circolo il film può “essere visto, il film è serenamente al di sotto, riteniamo, della capacità critica e di discernimento della popolazione italiana, in particolare dei nostri concittadini fiorentini. Ci sentiamo di dichiarare che questo film sia tanto mediocre quanto di propaganda, sì, ma molto al di sotto di innumerevoli altri film (di segno diverso, naturalmente) che abbiamo già visto e che, serenamente, abbiamo lasciato fruire anche ai nostri figli".
L'Affratellamento ha quasi 150 anni e rivendica di svolgere "il suo ruolo nella vita sociale e culturale della città, non senza gravi difficoltà; riceve sostegni istituzionali di cui ringraziamo, ma senza alcuna flessione di subalternità. Non possiamo né vogliamo rinunciare a questa eredità di indipendenza".
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