Un patto per la sistemazione di diverse migliaia di metri cubi di terra, sassi e residui di vario genere che - nella fase dell'emergenza legata all'alluvione del 2 novembre scorso - sono stati stoccati in piazza Donatori di sangue e via dell'Argine a Vaiano, in via Fattori a La Briglia, e in località Pratotondo a Schignano, è stato stretto dal Comune di Vaiano (Prato) con la Regione.
"Si tratta di un'intesa operativa che costituirà un punto di riferimento anche per altri territori alluvionati ed è il risultato di un confronto che si è concluso nei giorni scorsi con il settore Ambiente della Regione - spiega il sindaco Primo Bosi -. Per tutto il materiale, in larga parte di origine franosa, verrà attivata una procedura di caratterizzazione, in pratica sarà esaminato per conto del Comune dai tecnici Arpat". Ammonta a circa 2 mila metri cubi il volume di materiale ammassato in piazza Donatori di sangue. "È una quantità di residui davvero significativa che insiste in un'area di parcheggio che ha una funzione molto importante, vista anche la prossimità del distretto sociosanitario - spiega Bosi – Qui interverremo appena possibile, appena ricevuti i risultati dell'analisi di caratterizzazione. Si tratta con tutta probabilità di materiale che può essere utilizzato nel territorio per la risistemazione di alcune aree dove si presentano criticità".
In via dell'Argine c'è da dare invece sistemazione per lo più a detriti sassosi del torrente che potrebbe essere la stessa Regione a riutilizzare. Più complessala situazione in via Fattori a La Briglia dove oltre alla terra e ai sassi ci sono residui post alluvione delle imprese del territorio e perfino i resti del ponte pedonale che attraversava il Bisenzio. Anche qui si procederà, in primo luogo, si spiega in una nota, con la caratterizzazione dei materiali e poi con la loro graduale rimozione. Più semplice l'intervento a Pratotondodove terra e sassi potranno essere riallocati direttamente nella zona.
"Si tratta di un'intesa operativa che costituirà un punto di riferimento anche per altri territori alluvionati ed è il risultato di un confronto che si è concluso nei giorni scorsi con il settore Ambiente della Regione - spiega il sindaco Primo Bosi -. Per tutto il materiale, in larga parte di origine franosa, verrà attivata una procedura di caratterizzazione, in pratica sarà esaminato per conto del Comune dai tecnici Arpat". Ammonta a circa 2 mila metri cubi il volume di materiale ammassato in piazza Donatori di sangue. "È una quantità di residui davvero significativa che insiste in un'area di parcheggio che ha una funzione molto importante, vista anche la prossimità del distretto sociosanitario - spiega Bosi – Qui interverremo appena possibile, appena ricevuti i risultati dell'analisi di caratterizzazione. Si tratta con tutta probabilità di materiale che può essere utilizzato nel territorio per la risistemazione di alcune aree dove si presentano criticità".
In via dell'Argine c'è da dare invece sistemazione per lo più a detriti sassosi del torrente che potrebbe essere la stessa Regione a riutilizzare. Più complessala situazione in via Fattori a La Briglia dove oltre alla terra e ai sassi ci sono residui post alluvione delle imprese del territorio e perfino i resti del ponte pedonale che attraversava il Bisenzio. Anche qui si procederà, in primo luogo, si spiega in una nota, con la caratterizzazione dei materiali e poi con la loro graduale rimozione. Più semplice l'intervento a Pratotondodove terra e sassi potranno essere riallocati direttamente nella zona.
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