''Ora voglio le scuse del Comune di Calenzano''

"Sono stata assolta perché il fatto non sussiste, ora però voglio le scuse dal consiglio comunale di Calenzano (Firenze)". Così l'ex consigliera comunale di centrodestra Monica Castro, come riportano le cronache locali, riferendosi alla disavventura giudiziaria che l'ha riguardata, durata anni.  

"Nel 2015 - racconta - io e mia figlia Giulia ci eravamo confrontate, anche con toni accesi, su un post pubblicato su Facebook con alcune donne di Crema, esponenti del Pd, a proposito di un incontro organizzato da giovani musulmane per l'uso del burqa. In quell'occasione io avevo ribadito che non credevo dovesse essere concesso di andare con il volto coperto in Italia e che non ritenevo il velo un elemento di libertà perle donne. Sono stata denunciata, inizialmente anche per vilipendio alla religione, accusa poi caduta, e per diffamazione. Come ho saputo due anni dopo, anche se in realtà il post è sparito dopo poche ore ed erano rimasti solo alcuni screenshot".

A pochi giorni di distanza dalla polemica sui social tutti i gruppi consiliari, di maggioranza ed opposizione, avevano realizzato una nota comune prendendo le distanze da Castro e dalla figlia ed esprimendo solidarietà alla comunità musulmana "per le offese apparse su Internet": "Il tutto -commenta Castro - senza informarsi. Dopo la pronuncia del tribunale voglio scuse pubbliche del consiglio anche se sono rimasti pochi di quelli presenti nel 2015".
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