Lo ha affermato Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana

 "La riduzione del 40% degliepisodi " di spaccate ai danni di pubblici esercizi a Firenze" che c'è stata nel mese a cavallo tra metà dicembre e metà gennaio è apprezzabile, è il frutto di uno sforzo particolare: la sensazione che è siano ripresi, adesso". Lo ha affermato Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana, secondo cui le manifestazioni di protesta "hanno tutta la nostraso lidarietà: sono due piani diversi, noi svolgiamo il lavoro dipressing nei confronti delle istituzioni. Ma la soluzione va trovata, perché così non si va avanti".

Marinoni ha osservato che gli autori delle spaccate, anche se arrestati e portati in carcere, "magari ci stanno 24 ore, la magistratura non può fare diversamente perché non sono reati peri quali è previsto l'ergastolo o decenni di galera, quindi dopo poco sono di nuovo fuori, spesso in attesa di giudizio. La colpa non è neanche della magistratura, perché applica le leggi che ci sono. Il problema è la cultura garantista del nostro paese, della quale noi siamo orgogliosi, che qualche volta ha qualche falla, perché da qualche altra parte probabilmente il risultato lo si otterrebbe con maniere un pochino più brusche. In qualcuno dei paesi di origine di coloro che commettono questi reati tagliano le mani, se fanno qualcosa del genere: da noi giustamente questo non avviene, ma dobbiamo trovare il sistema".

Secondo il direttore della Confcommercio regionale "c'è un problema sociale di fondo, se non si risolve il quale saràdifficile porre rimedio a questa situazione", parlando dei "flussi di immigrazione incontrollata di gente che viene in questo paese e non ha di che provvedere alla propria sussistenza. Per Marinoni questa "è una situazione che non è tollerabile, perché ne sono vittime delle persone che fanno onestamente e con fatica il loro lavoro, e che non possono essere sottoposte anche a questo stress".
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