È stato pubblicato il Rapporto “I Territori e lo sviluppo sostenibile 2024”, redatto da ASviS (alleanza per lo sviluppo sostenibile), impegnata nella realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
In questo report, che ha preso in considerazione per le dieci province toscane i risultati ottenuti negli ultimi anni nell’ambito dei dodici obiettivi dell’agenda delle Nazioni Unite: Salute, Istruzione, Parità di genere, Acqua, Energia Lavoro e crescita economica, Imprese innovazione e infrastrutture, Disuguaglianze, Città e Comunità sostenibili, Consumo e Produzione Responsabile, Vita sulla terra, Giustizia e Istituzioni.
Analizzando nel complesso la situazione della Toscana ne emerge che la regione se la cava bene per quel che riguarda la salute, l’istruzione e la produzione di rifiuti urbana, drasticamente scesa nell’ultimo anno a fronte dell’aumento del riciclo, ma a salire è anche il tasso di occupazione giovanile.
Preoccupa l’aumento dell’incidenza della povertà, sia assoluta, cioè di quelle persone che non si possono permettere le spese necessarie per vivere una vita accettabile, sia quella relativa, calcolata cioè sul reddito: ma non solo, in Toscana aumenta la dispersione idrica, problematica che in tempi di crisi idriche rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare, le truffe informatiche, il consumo eccessivo di suolo e la durata dei processi civili.
Per quanto riguarda Firenze, la nostra città se la cava molto bene nell’occupazione e nel contrasto al fenomeno dei neet (ovvero i giovani che non studiano, non lavorano e non fanno percorsi qualificanti), la copertura internet e l’offerta di posti negli asili nido pubblici.
Permangono difficoltà, invece, per quel che riguarda il numero di laureati, il divario di genere in ambito lavorativo e il consumo di suolo.
In questo report, che ha preso in considerazione per le dieci province toscane i risultati ottenuti negli ultimi anni nell’ambito dei dodici obiettivi dell’agenda delle Nazioni Unite: Salute, Istruzione, Parità di genere, Acqua, Energia Lavoro e crescita economica, Imprese innovazione e infrastrutture, Disuguaglianze, Città e Comunità sostenibili, Consumo e Produzione Responsabile, Vita sulla terra, Giustizia e Istituzioni.
Analizzando nel complesso la situazione della Toscana ne emerge che la regione se la cava bene per quel che riguarda la salute, l’istruzione e la produzione di rifiuti urbana, drasticamente scesa nell’ultimo anno a fronte dell’aumento del riciclo, ma a salire è anche il tasso di occupazione giovanile.
Preoccupa l’aumento dell’incidenza della povertà, sia assoluta, cioè di quelle persone che non si possono permettere le spese necessarie per vivere una vita accettabile, sia quella relativa, calcolata cioè sul reddito: ma non solo, in Toscana aumenta la dispersione idrica, problematica che in tempi di crisi idriche rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare, le truffe informatiche, il consumo eccessivo di suolo e la durata dei processi civili.
Per quanto riguarda Firenze, la nostra città se la cava molto bene nell’occupazione e nel contrasto al fenomeno dei neet (ovvero i giovani che non studiano, non lavorano e non fanno percorsi qualificanti), la copertura internet e l’offerta di posti negli asili nido pubblici.
Permangono difficoltà, invece, per quel che riguarda il numero di laureati, il divario di genere in ambito lavorativo e il consumo di suolo.
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