Le parole del presidente di Firenze Fiera in occasione dell’apertura dell’89ma edizione di Mida

Inizia oggi alla Fortezza da Basso l’89ma edizione della Mostra Internazionale Dell’Artigianato, l’appuntamento che fino al primo maggio riunirà a Firenze il meglio dell’artigianato toscano e internazionale.

Un’edizione nella quale il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini, intervistato questa mattina da La Repubblica Firenze, ripone grandi aspettative: “Sarà una fiera di passaggio, perché dal primo maggio inizieremo a pensare all’edizione numero 90. Vorremmo riuscire a fare meglio dell’anno scorso” -quando i visitatori furono 65000- “rendendo la fiera più internazionale, non solo dal punto di vista degli espositori ma anche dei visitatori, attirando alla Fortezza più persone possibili. Se già quest’anno riuscissimo a portare qualche migliaio di persone in più sarebbe un bel segnale” ha commentato Becattini.
Per questo, è stato raggiunto un accordo con Trenitalia per “consentire a chi viene in coppia di avere un ingresso gratis”, e all’associazione che riunisce i portieri di albergo è stato chiesto di avvertire i turisti della mostra in corso alla Fortezza.

Messa a durissima prova dall’arrivo del Covid e dallo stop a tutte le attività in presenza, attorno al futuro del comparto fieristico-congressuale c’era molta preoccupazione, data l’incertezza sulla ripartenza di un settore per il quale la partecipazione in presenza è pressoché imprescindibile. Ma nonostante l’incertezza, spiega Becattini al quotidiano, sia il pubblico che gli espositori hanno dimostrato di voler ancora il contatto.

Ma l’elemento che maggiormente distingue MIDA è la sua spiccata internazionalità, un vero e proprio slancio verso l’estero che però è inevitabilmente messo a dura prova dall’incertezza dell’attuale contesto internazionale, fatto di tensioni e ostilità: “L’anima internazionale c’è sempre ma rispetto agli anni passati c’è un lavoro più complesso” dato che “la situazione internazionale precaria non favorisce la tranquillità degli spostamenti”.

Anche se, aggiunge Becattini, la speranza è sempre quella di avere espositori stranieri e dare un piccolo segnale: “In fondo la fiera è un tentativo di unire popoli diversi”.

E per mettere assieme un’esposizione così importante, che richiama maestranze e visitatori da tutto il mondo, fondamentale è la collaborazione fra enti: così, spiega Becattini, per l’organizzazione di Mida è essenziale il ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenzeche attraverso l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte porta nei nostri quartieri monumentali cose belle”. Ma a giocare un ruolo importantissimo sono anche CNA, Confartigianato, la Camera di Commercio, Artex e la Scuola delle arti orafe. “Da soli non potremmo realizzare una fiera così”.
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