L’ondata di caldo eccezionale che sta investendo la Toscana ha già fatto registrare un aumento degli accessi ai pronto soccorso, con casi legati a disidratazione, cali di pressione, colpi di calore e gonfiore agli arti. Come scrive stamani La Repubblica Firenze, il picco è atteso per l’inizio di luglio, ma gli effetti si stanno facendo sentire. Un giovane edile si è presentato in ambulatorio con valori pressori estremamente bassi dopo aver lavorato al sole.
L’Ordine dei Medici di Firenze ha diffuso cinque regole fondamentali per prevenire problemi: evitare l’esposizione tra le 11 e le 17, idratarsi adeguatamente, proteggere la pelle, rinfrescare gli ambienti e non sospendere le terapie. In aumento anche le richieste d’aiuto da parte dei caregiver di anziani, spesso disidratati o restii a bere.
Per prevenire l’intasamento dei pronto soccorso, il direttore dell’ospedale di Torregalli Gianfranco Giannasi sottolinea l’importanza della climatizzazione nelle RSA e della prevenzione sui luoghi di lavoro. Proprio su questo fronte, la Regione Toscana ha emanato un’ordinanza che vieta, nei giorni con allerta da stress termico, le attività fisiche intense all’aperto dalle 12.30 alle 16. I sindacati plaudono alla misura: alcune imprese edili stanno già rimodulando gli orari. Ma resta aperta la questione dei rider, ancora esclusi da tutele dirette.
Secondo il meteorologo Bernardo Gozzini (Consorzio Lamma), la Toscana è investita da una massa d’aria calda che manterrà temperature tropicali per almeno una settimana. Possibili temporali sull’Appennino mercoledì prossimo, ma un cambio più deciso è atteso solo dal 5 luglio.
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