La scalinata che, partendo da via Monte alle Croci, arriva fino al Piazzale Michelangelo, rappresenta un luogo molto suggestivo di Firenze: da diverso tempo, però, la scalinata è interessata da lavori di ristrutturazione e cantieri che ne hanno causato la chiusura.
Una situazione denunciata dal consigliere comunale Dmitrij Palagi, che ha per questo presentato un’interrogazione al Comune parlando di un cantiere attivo da “tempo immemore” e di una situazione di “totale abbandono”.
A Palagi, con una nota scritta, ha risposto il Comune, che ha fatto il punto della situazione chiarendo che per i lavori era fissato un termine di 180 giorni e che il cantiere era completato all’80%, ma tutto si è fermato a causa di un contenzioso che ha bloccato la situazione.
Al momento infatti, spiega la nota, il cantiere non può essere completato a causa dell’impossibilità di compiere i lavori di consolidamento dei tratti superiori della scalinata a causa del diniego del concessionario dell’ex Play Bar.
Il Comune ha quindi intrapreso la strada del contenzioso per sbloccare una situazione in stallo, ma senza una pronuncia favorevole i lavori rischiano di rimanere impantanati.
Una situazione denunciata dal consigliere comunale Dmitrij Palagi, che ha per questo presentato un’interrogazione al Comune parlando di un cantiere attivo da “tempo immemore” e di una situazione di “totale abbandono”.
A Palagi, con una nota scritta, ha risposto il Comune, che ha fatto il punto della situazione chiarendo che per i lavori era fissato un termine di 180 giorni e che il cantiere era completato all’80%, ma tutto si è fermato a causa di un contenzioso che ha bloccato la situazione.
Al momento infatti, spiega la nota, il cantiere non può essere completato a causa dell’impossibilità di compiere i lavori di consolidamento dei tratti superiori della scalinata a causa del diniego del concessionario dell’ex Play Bar.
Il Comune ha quindi intrapreso la strada del contenzioso per sbloccare una situazione in stallo, ma senza una pronuncia favorevole i lavori rischiano di rimanere impantanati.
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