Nel 2024 l'associazione 'Insieme per la Famiglia' di Prato, istituita dalla Diocesi per sostenere i nuclei familiari nel momento del bisogno, ha erogato 111.000 euro di aiuti a 229 richieste di sostegno economico per pagare utenze, affitti, mutui e spese mediche. E nel 2025 ci sono tante nuove richieste, con due colloqui a settimana a gennaio e febbraio. Prosegue così la campagna 'bolletta sospesa', il fondo per sostenere chi è in difficoltà dato che "le associazioni dei consumatori - riporta una nota della diocesi - hanno stimato un aumento di oltre il 20 per cento in più rispetto allo scorso anno per le forniture di gas e luce" nelle bollette di dicembre 2024 e gennaio 2025.
Nel 2023 l'associazione aveva pagato bollette e sostenuto spese familiari per 179.000 euro. "Ogni settimana evadiamo richieste dai 7.000 ai 10.000 euro - spiega Idalia Venco, presidente di Insieme per la Famiglia, per 20 anni direttrice della Caritas diocesana - e in gran parte si tratta di persone non conosciute, non sono povertà croniche ma interventi richiesti da famiglie dove un coniuge ha perso il lavoro o ci sono bambini o parenti da curare e gli stipendi non bastano a coprire tutte le spese".
"Noi non siamo semplicemente dei bancomat attivabili in caso di bisogno - precisa Idalia Venco - fondamentale è anche l'ascolto, la comprensione delle situazioni e l'aiuto nel trovare il contratto adatto alla propria situazione familiare". Negli ultimi tempi infatti è capitato spesso che molte famiglie si trovassero a pagare importi molti alti per le proprie utenze a causa di contratti decisamente sconvenienti. "Posso affermare che gli stranieri pagano molto di più degli italiani - dice Giovanni Pieraccini, volontario dell'associazione - e non è un caso. A causa delle difficoltà legate alla lingua sono oggetto di molte scorrettezze".
Chiedono aiuto in egual misura italiani e stranieri, più famiglie con bambini e anziani senza una rete parentale che possa sostenerli. Le richieste riguardano il pagamento delle utenze, ma anche il mutuo, l'affitto, spese mediche (sempre più costose) oppure per il cambiamento della caldaia. Le persone vengono indirizzate in via Giovanni di Gherardo 16, sede dell'associazione, dai centri d'ascolto Caritas, dalle conferenze della San Vincenzo e molti dai servizi sociali del Comune di Prato. Ricordiamo che 'Insieme per la Famiglia' non consegna direttamente il denaro ai richiedenti, ma paga le bollette al posto di chi non può permetterselo. Il fondo del Buon Samaritano - e dunque la campagna Bolletta sospesa - è alimentato dalla Diocesi, dai fondi dell'8 per 1000 alla Chiesa cattolica, ma soprattutto "dalla generosità dei pratesi".
"Abbiamo ricevuto parte di una eredità e siamo molto grati per questo grande gesto - aggiunge Idalia Venco - poi ci sono aziende che donano e benefattori privati. Ci sosteniamo anche con eventi di beneficenza".
L'associazione Insieme per la Famiglia riceve il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 in via Di Gherardo, 16, su appuntamento. Numero di telefono cellulare 350-1110527.
Nel 2023 l'associazione aveva pagato bollette e sostenuto spese familiari per 179.000 euro. "Ogni settimana evadiamo richieste dai 7.000 ai 10.000 euro - spiega Idalia Venco, presidente di Insieme per la Famiglia, per 20 anni direttrice della Caritas diocesana - e in gran parte si tratta di persone non conosciute, non sono povertà croniche ma interventi richiesti da famiglie dove un coniuge ha perso il lavoro o ci sono bambini o parenti da curare e gli stipendi non bastano a coprire tutte le spese".
"Noi non siamo semplicemente dei bancomat attivabili in caso di bisogno - precisa Idalia Venco - fondamentale è anche l'ascolto, la comprensione delle situazioni e l'aiuto nel trovare il contratto adatto alla propria situazione familiare". Negli ultimi tempi infatti è capitato spesso che molte famiglie si trovassero a pagare importi molti alti per le proprie utenze a causa di contratti decisamente sconvenienti. "Posso affermare che gli stranieri pagano molto di più degli italiani - dice Giovanni Pieraccini, volontario dell'associazione - e non è un caso. A causa delle difficoltà legate alla lingua sono oggetto di molte scorrettezze".
Chiedono aiuto in egual misura italiani e stranieri, più famiglie con bambini e anziani senza una rete parentale che possa sostenerli. Le richieste riguardano il pagamento delle utenze, ma anche il mutuo, l'affitto, spese mediche (sempre più costose) oppure per il cambiamento della caldaia. Le persone vengono indirizzate in via Giovanni di Gherardo 16, sede dell'associazione, dai centri d'ascolto Caritas, dalle conferenze della San Vincenzo e molti dai servizi sociali del Comune di Prato. Ricordiamo che 'Insieme per la Famiglia' non consegna direttamente il denaro ai richiedenti, ma paga le bollette al posto di chi non può permetterselo. Il fondo del Buon Samaritano - e dunque la campagna Bolletta sospesa - è alimentato dalla Diocesi, dai fondi dell'8 per 1000 alla Chiesa cattolica, ma soprattutto "dalla generosità dei pratesi".
"Abbiamo ricevuto parte di una eredità e siamo molto grati per questo grande gesto - aggiunge Idalia Venco - poi ci sono aziende che donano e benefattori privati. Ci sosteniamo anche con eventi di beneficenza".
L'associazione Insieme per la Famiglia riceve il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 in via Di Gherardo, 16, su appuntamento. Numero di telefono cellulare 350-1110527.
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