Era il 27 maggio quando la Guardia di Finanza, durante una perquisizione presso l’abitazione di Alessandro Bigi (Detto anche “il re della bistecca” essendo proprietario di diversi ristoranti in centro), trovò 255mila euro nascosti nella casa dell’imprenditore, somma che venne sottoposta a sequestro.
Ora quei soldi sono stati dissequestrati, come richiesto dai legali che assistono Bigi, non essendoci stata querela per procedere contro il reato di appropriazione indebita il sequestro è stato illegittimo.
Una situazione paradossale, poiché per far scattare il presupposto per il reato contestato (cioè l’appropriazione indebita, appunto) sarebbe stato necessario che Alessandro bigi si autodenunciasse.
In ogni caso, nonostante lo “scongelamento” della somma, rimangono sequestrati diamanti e auto di lusso.
Ora quei soldi sono stati dissequestrati, come richiesto dai legali che assistono Bigi, non essendoci stata querela per procedere contro il reato di appropriazione indebita il sequestro è stato illegittimo.
Una situazione paradossale, poiché per far scattare il presupposto per il reato contestato (cioè l’appropriazione indebita, appunto) sarebbe stato necessario che Alessandro bigi si autodenunciasse.
In ogni caso, nonostante lo “scongelamento” della somma, rimangono sequestrati diamanti e auto di lusso.
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