È ancora troppo presto per fare qualunque previsione, ma una cosa certa, riporta stamani La Nazione, c’è, ed è emersa dopo un confronto convocato in Prefettura dedicato al Piano di Emergenza Esterna: il deposito Eni di Calenzano, teatro il 9 dicembre scorso della tremenda esplosione che uccise cinque persone, cesserà l’attività legata alla distribuzione di carburante.
La decisione è stata annunciata proprio durante l’incontro in prefettura, e ha raccolto la soddisfazione del sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani e del rieletto presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Esprimo grande soddisfazione – il commento di Carovani– per la decisione assunta da Eni, che viene incontro alle richieste dell'Amministrazione e della comunità di Calenzano, profondamente colpita dal disastro dello scorso 9 dicembre. Una decisione maturata nell'ambito di un confronto positivo tuttora in corso tra Comune di Calenzano, Regione Toscana e Eni sul destino finale dell'area”.
“Confidiamo – ha aggiunto il sindaco di Calenzano, fin da subito schierato a favore di una completa riconversione del sito - che, con l'insediamento del nuovo governo regionale, si possa presto arrivare ad un accordo che consenta di dare un futuro diverso all'area, garantendo i livelli occupazionali preesistenti.”
Come riferito dallo stesso sindaco, Eni sta provvedendo al retro pompaggio del carburante ancora stoccato nei tubi per procedere, poi, al loro trasferimento e alla dismissione del sito.
Il futuro, precisa il quotidiano, è ancora tutto da scrivere, ma l’ipotesi di trasformare l’ex deposito di carburanti in un centro per le energie rinnovabili incontra il favore sia dell’amministrazione comunale di Calenzano sia del governatore Giani.Condividi
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