Una chiazza dallo sgradevole aspetto è comparsa sulle acque dell’Arno all’altezza di Varlungo e visibile anche dal parco dell’Albereta.
Nonostante l’aspetto, però, la chiazza non rappresenta una minaccia per la salute, dato che si tratta di un’alga che si è formata per ipossia del fiume, cioè una situazione combinata di bassi livelli delle acque e temperature esterne molto alte che rendono calda l’acqua, come racconta il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino a La Nazione.
La chiazza scomparirà quando le acque del fiume torneranno ad alzarsi, dopo qualche temporale che possa rimettere in moto lo scorrere più rapido del fiume: per il momento non sono previsti temporali, e la situazione di gran caldo che stiamo attraversando dovrebbe iniziare quantomeno ad attenuarsi dopo Ferragosto.
Nonostante l’aspetto, però, la chiazza non rappresenta una minaccia per la salute, dato che si tratta di un’alga che si è formata per ipossia del fiume, cioè una situazione combinata di bassi livelli delle acque e temperature esterne molto alte che rendono calda l’acqua, come racconta il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino a La Nazione.
La chiazza scomparirà quando le acque del fiume torneranno ad alzarsi, dopo qualche temporale che possa rimettere in moto lo scorrere più rapido del fiume: per il momento non sono previsti temporali, e la situazione di gran caldo che stiamo attraversando dovrebbe iniziare quantomeno ad attenuarsi dopo Ferragosto.
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