È allo studio una delibera per salvaguardare il centro, ma il rischio è l’impugnazione davanti al tar

Durante la sessione del Consiglio comunale di ieri l’assessore allo sviluppo economico Jacopo Vicini ha annunciato una nuova stretta sulla circolazione dei mezzi atipici (risciò, tuk-tuk e caddy) in un’ampia area del centro storico che racchiude San Lorenzo, Santa Croce, Sant’Ambrogio, Santa Maria Novella e piazza Pitti, oltre che una vasta area in Oltrarno e piazza Stazione.

Come scrive questa mattina La Nazione, l’amministrazione comunale sta preparando una nuova delibera per diminuire il traffico di veicoli atipici nel centro storico, una misura che fa parte del più ampio piano portato avanti dalla giunta Funaro per diminuire l’impatto del turismo di massa su Firenze ma che in passato è già stata tentata dall’amministrazione guidata dall’allora sindaco Dario Nardella.

Come riporta il quotidiano, la delibera approvata dalla giunta Nardella sei anni fa venne impugnata dalle associazioni di categoria davanti al Tar, che accolse le motivazioni e la sospese, ma la decisione di primo grado fu ribaltata dal Consiglio di Stato in appello, che la ritenne uno strumento valido per salvaguardare la fragilità del centro storico.

La mossa del Comune però non sarà un muro contro muro: l’assessore Vicini ha spiegato che se da una parte il Comune si sta muovendo per limitare la circolazione dei veicoli atipici, specialmente in un momento come la primavera in cui la presenza turistica a Firenze aumenta in maniera massiccia, portando avanti il confronto con la Metrocittà, la Polizia Municipale e direzioni artistiche e turistiche, dall’altra è aperto anche un tavolo con le categorie economiche che da questa delibera sarebbero, inevitabilmente, danneggiate.

Questo perché, come spiega il quotidiano, non è da escludere che una nuova delibera del Comune di Firenze possa essere impugnata davanti alla giustizia amministrativa.
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