Dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani all’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini, alla vicepresidente regionale Stefania Saccardi.
E ancora, giornalisti ed esponenti delle categorie come Aldo Cursano (presidente Confcommercio Firenze), Riccardo Tarantoli (presidente del Silb Confcommercio Firenze), Franco Marinoni (direttore generale Confcommercio Toscana), Giuseppe Salvino (segretario generale della Camera di Commercio di Firenze), Lorenzo Tozzi (direttore di Firenze Spettacoli). Infine Stefano Rossi (giornalista di Rtv38), Marco Stabile (chef) e Carlo Macchi (giornalista).
Tutti riuniti alla tavola apparecchiata presso il ristorante fiorentino “Vivo” per prendere parte all’iniziativa organizzata da Confcommercio e Fipe Confcommercio “A tavola con buon senso: vino, cultura e sicurezza” per riportare un po’ di equilibrio nell’ampio dibattito che si è scatenato in Italia dopo la modifica del codice della strada, che ha inasprito le sanzioni per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza.
Ma, come spiega La Nazione, quella di ieri non è stata solo l’occasione per riunirsi nella più classica delle cerimonie all’italiana, la tavolata in compagnia, ma è stato anche un piccolo esperimento al quale si sono sottoposti i partecipanti, ovvero l’alcol test dopo il consumo moderato di vino e bollicine.
E per tutti i risultati sono stati più che soddisfacenti, dato che al termine del pasto nessuno superava i limiti di alcol nel sangue fissati dalle nuove regole.
“Questa iniziativa dimostra che un paio di bicchieri di vino al pasto non fanno oltrepassare la soglia” spiega al quotidiano Marinoni, che aggiunge “il problema è altrove, nel consumo esagerato di superalcolici. A chi supera i limiti fanno bene a togliere la patente”.
Anche Giani si è prodigato nella difesa di uno dei più celebri tratti dell’identità toscana, il vino: “Nel vino c’è una sostanza utile per la prevenzione oncologica. Se lo dimostrasse anche la scienza allora il consumo moderato dovrebbe essere incoraggiato”.
Come spiega al quotidiano Aldo Cursano “non mettiamo in dubbio la necessità di contrastare l’abuso di alcol ma solo che uno o due bicchieri di vino durante il pasto non sono né un pericolo né un reato”.
E ancora, giornalisti ed esponenti delle categorie come Aldo Cursano (presidente Confcommercio Firenze), Riccardo Tarantoli (presidente del Silb Confcommercio Firenze), Franco Marinoni (direttore generale Confcommercio Toscana), Giuseppe Salvino (segretario generale della Camera di Commercio di Firenze), Lorenzo Tozzi (direttore di Firenze Spettacoli). Infine Stefano Rossi (giornalista di Rtv38), Marco Stabile (chef) e Carlo Macchi (giornalista).
Tutti riuniti alla tavola apparecchiata presso il ristorante fiorentino “Vivo” per prendere parte all’iniziativa organizzata da Confcommercio e Fipe Confcommercio “A tavola con buon senso: vino, cultura e sicurezza” per riportare un po’ di equilibrio nell’ampio dibattito che si è scatenato in Italia dopo la modifica del codice della strada, che ha inasprito le sanzioni per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza.
Ma, come spiega La Nazione, quella di ieri non è stata solo l’occasione per riunirsi nella più classica delle cerimonie all’italiana, la tavolata in compagnia, ma è stato anche un piccolo esperimento al quale si sono sottoposti i partecipanti, ovvero l’alcol test dopo il consumo moderato di vino e bollicine.
E per tutti i risultati sono stati più che soddisfacenti, dato che al termine del pasto nessuno superava i limiti di alcol nel sangue fissati dalle nuove regole.
“Questa iniziativa dimostra che un paio di bicchieri di vino al pasto non fanno oltrepassare la soglia” spiega al quotidiano Marinoni, che aggiunge “il problema è altrove, nel consumo esagerato di superalcolici. A chi supera i limiti fanno bene a togliere la patente”.
Anche Giani si è prodigato nella difesa di uno dei più celebri tratti dell’identità toscana, il vino: “Nel vino c’è una sostanza utile per la prevenzione oncologica. Se lo dimostrasse anche la scienza allora il consumo moderato dovrebbe essere incoraggiato”.
Come spiega al quotidiano Aldo Cursano “non mettiamo in dubbio la necessità di contrastare l’abuso di alcol ma solo che uno o due bicchieri di vino durante il pasto non sono né un pericolo né un reato”.
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