Sopralluogo oggi a Marradi del commissario alla ricostruzione Fabrizio Curcio e dell'assessora alla protezione civile Monia Monni insieme ai sindaci dell'area dell'Alto Mugello per verificare lo stato di attivazione delle opere di ripristino della viabilità e del territorio dopo l'alluvione del maggio 2023.
"La puntuale ricognizione su quanto finora è stato fatto si affianca alla consapevolezza, condivisa, con il commissario Curcio, che la priorità che il governo regionale continua a darsi è affiancare le opere di ripristino, qui come altrove, con una strategia di protezione del territorio capace di guardare avanti nel tempo e funzionale ai nuovi e sempre più frequenti eventi estremi che i cambiamenti climatici causano", le parole di Monni.
"Prevenire, progettare e realizzare sono i tre punti di una strategia dove equilibrio ambientale, sostenibilità e pianificazione sono gli elementi che dovranno sempre più sostituirsi alla gestione dell'emergenza. Il lavoro dei sindaci, della protezione civile e dei suoi volontari, del Genio civile deve ora essere affiancato da una ricostruzione consapevole delle criticità e dei sistemi per prevenirle."
Il commissario Curcio ha aggiunto che sono allo studio soluzioni "per ottimizzare tempi e modalità di intervento su tutti versanti, soprattutto quello infrastrutturale. Si parte dai progetti che vengono dal territorio per cercare le migliori modalità di attuazione. Il nostro obiettivo è quello di concludere nei tempi più brevi le opere. Le questioni che riguardano la rendicontazione verranno poi affrontate e discusse nelle sedi opportune".
Per Monni, "il metodo del commissario Curcio, basato sulla collaborazione e sul confronto con i territori, è quello giusto: lo abbiamo sperimentato in passato e sappiamo che funziona. La Regione è in prima linea per garantire che le risorse assegnate, 80 milioni di euro per 81 interventi, di cui 60 milioni dal Pnrr vengano utilizzate in modo efficace e tempestivo. Ma sappiamo bene che i piccoli comuni, spesso con organici ridotti e strumenti limitati, hanno bisogno di un sostegno straordinario per rispettare i tempi imposti dal piano".
"La puntuale ricognizione su quanto finora è stato fatto si affianca alla consapevolezza, condivisa, con il commissario Curcio, che la priorità che il governo regionale continua a darsi è affiancare le opere di ripristino, qui come altrove, con una strategia di protezione del territorio capace di guardare avanti nel tempo e funzionale ai nuovi e sempre più frequenti eventi estremi che i cambiamenti climatici causano", le parole di Monni.
"Prevenire, progettare e realizzare sono i tre punti di una strategia dove equilibrio ambientale, sostenibilità e pianificazione sono gli elementi che dovranno sempre più sostituirsi alla gestione dell'emergenza. Il lavoro dei sindaci, della protezione civile e dei suoi volontari, del Genio civile deve ora essere affiancato da una ricostruzione consapevole delle criticità e dei sistemi per prevenirle."
Il commissario Curcio ha aggiunto che sono allo studio soluzioni "per ottimizzare tempi e modalità di intervento su tutti versanti, soprattutto quello infrastrutturale. Si parte dai progetti che vengono dal territorio per cercare le migliori modalità di attuazione. Il nostro obiettivo è quello di concludere nei tempi più brevi le opere. Le questioni che riguardano la rendicontazione verranno poi affrontate e discusse nelle sedi opportune".
Per Monni, "il metodo del commissario Curcio, basato sulla collaborazione e sul confronto con i territori, è quello giusto: lo abbiamo sperimentato in passato e sappiamo che funziona. La Regione è in prima linea per garantire che le risorse assegnate, 80 milioni di euro per 81 interventi, di cui 60 milioni dal Pnrr vengano utilizzate in modo efficace e tempestivo. Ma sappiamo bene che i piccoli comuni, spesso con organici ridotti e strumenti limitati, hanno bisogno di un sostegno straordinario per rispettare i tempi imposti dal piano".
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