Si è parlato di rafforzare la cooperazione fra i due territori e di diffonderne reciprocamente la conoscenza

Si rafforzeranno i rapporti tra la Toscana e la provincia cinese di Gansu nel nord-ovest del gigantesco paese asiatico. Una relazione nel segno della storia, della cultura e delle potenzialità turistico, tant'è che il comune auspiscio è proprio quello di lavorare insieme per far conoscere, ognuno nell'altro paese, i rispettivi territori ed attrazioni.
    
Se n'è parlato nel corso di una visita di una folta delegazione cinese ieri a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale toscana a Firenze. A ricevere il gruppo, guidato dal vice governatore Zhao Jinyun e dal console generale a Firenze Guan Zhongqi, spiega una nota, la vicepresidente della Toscana Stafania Saccardi (in foto).

"Nella nostra regione, in particolare tra Prato e Firenze, quella della comunità cinese è una presenza importante e per noi è un piacere collaborare con la Cina: l'abbiamo fatto in passato sul fronte delle nuove tecnologie e dell'export della nostra produzione agroalimentare e possiamo farlo per la promozione culturale e turistica" ha sottolineato Saccardi.

Nella provincia di Gansu, grande una volta e mezzo l'Italia ma dove vivono solo 23 milioni di persone, il turismo è il settore economico più importante, assieme alle energie rinnovabili: una meta lungo l'antica via della Seta per tanti visitatori, attratti dai paesaggi di una terra che si estende fra l'altopiano tibetano, la Mongolia interna e l'altopiano desertico del Loess, ricca di storia e di tesori anche archeologici, dominata da roccaforti della Grande Muraglia.

  
Il vicegovernatore ha invitato la Toscana a partecipare all'Expo culturale che si svolgerà nella provincia cinese il prossimo anno.
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