Il docente di storia, e star dei social, riceverà il diploma presso l'Archivio di Stato

Lo storico Alessandro Barbero sarà insignito del diploma honoris causa della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Firenze. La cerimonia di conferimento si terrà martedì 29 ottobre, alle ore 11, presso l'Archivio di Stato di Firenze in viale della Giovine Italia, 6, da parte di Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Mic - Ministero della Cultura, e Paola D'Orsi, direttrice dell'Archivio di Stato di Firenze.

Dopo la consegna del diploma honoris causa in
Archivistica, paleografia e diplomatica, Barbero terrà una lectio magistralis dal titolo "Lo strazio e 'l grande scempio che fece l'Arbia colorata in rosso'. La battaglia di Montaperti (4 settembre 1260) tra fonti documentarie, storiografia e mito".
       
Per l'occasione sarà esposto il cosiddetto "Libro di Montaperti",
ovvero ciò che rimane dell'archivio dell'esercito fiorentino, catturato sul campo dai senesi, portato in città, e lì conservato a perenne ricordo della loro vittoria, ma che, dopo la conquista di Siena da parte di Cosimo I nel 1556, il duca fece riportare a Firenze dove, da allora, è custodito.
       
"Alessandro Barbero si colloca indubbiamente tra le figure del mondo
accademico che hanno saputo meglio coniugare attività scientifica e capacità didattica con un intenso impegno per la divulgazione della storia - si legge nella motivazione del riconoscimento - Barbero ha saputo utilizzare con efficacia tutte le risorse comunicative disponibili oggi, associate ad un linguaggio chiaro e piano ma mai banale che, pur senza mai dimenticare l'analisi delle fonti storiche, è riuscito ad avvicinare il più vasto pubblico a questioni storiografiche anche molto complesse, suscitando in particolare nei giovani un vivo interesse per la storia e le sue fonti".

Per questo
l'Archivio di Stato di Firenze, d'intesa con la Direzione Generale Archivi, ha ritenuto opportuno conferire un riconoscimento al professore Barbero "mettendo in evidenza un modello di osmosi tra ricerca e scuola, aprendo una riflessione sulle metodologie di partecipazione e didattica più adatte a rinnovare le forme tradizionali della comunicazione per l'archivistica".
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