Fortuito ritrovamento di una rara moneta di 400 anni fa, un 'grosso' d'argento di riconosciuto valore numismatico, che era dedicata a papa Urbano VIII. L'hanno estratta dal terreno di un campo a sud di Firenze due ricercatori amatoriali di materiali bellici della seconda guerra mondiale. Il comune è quello di Barberino Tavarnelle (Firenze), dove Maffeo Vincenzo Barberini (1568-1644) fu battezzato a Barberino Val d'Elsa, paese di origine della famiglia. I ricercatori Giovanni Bellomo e Antonio Taddei l'hanno donata al Comune consegnandola al sindaco David Baroncelli.
L'hanno scoperta per caso, mentre perlustravano col metal detector zone della Val di Pesa dove ci furono combattimenti nell'estate del 1944. La moneta era sepolta nel suolo a poca profondità. Vi campeggiano l'effigie del pontefice e le tre api riconducibili allo stemma del papa Urbano VIII, che con tali insetti volle richiamare la zona che un tempo veniva denominata Tafania per via degli allevamenti di api e il simbolo della famiglia, che prima aveva cognome Tafani, poi Barberino e, trasferitasi da Firenze a Roma, Barberini.
"Una testimonianza così importante, che racconta le origini, le radici di Barberino e del suo illustre conterraneo - affermano i donatori - non poteva che passare nelle mani del sindaco, persona sensibile e amante della storia e dell'arte del passato".
Il sindaco Baroncelli ha ringraziato "i donatori anche per la copia di una stampa del 1855 che raffigura papa Urbano VIII ed incornicia e arricchisce la bellezza storica della moneta".
L'hanno scoperta per caso, mentre perlustravano col metal detector zone della Val di Pesa dove ci furono combattimenti nell'estate del 1944. La moneta era sepolta nel suolo a poca profondità. Vi campeggiano l'effigie del pontefice e le tre api riconducibili allo stemma del papa Urbano VIII, che con tali insetti volle richiamare la zona che un tempo veniva denominata Tafania per via degli allevamenti di api e il simbolo della famiglia, che prima aveva cognome Tafani, poi Barberino e, trasferitasi da Firenze a Roma, Barberini.
"Una testimonianza così importante, che racconta le origini, le radici di Barberino e del suo illustre conterraneo - affermano i donatori - non poteva che passare nelle mani del sindaco, persona sensibile e amante della storia e dell'arte del passato".
Il sindaco Baroncelli ha ringraziato "i donatori anche per la copia di una stampa del 1855 che raffigura papa Urbano VIII ed incornicia e arricchisce la bellezza storica della moneta".
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