Con Pioli in panchina, la Fiorentina cambia volto: Dzeko leader esperto, Kean tentato dall'Arabia Saudita

La Fiorentina si prepara a vivere un'estate di profondi cambiamenti. Con l'arrivo di Stefano Pioli in panchina, il club viola sta ridisegnando il proprio volto, a partire dal centrocampo fino all'attacco, dove l'intreccio tra Edin Dzeko e Moise Kean potrebbe diventare uno degli snodi più interessanti del mercato.

Dzeko, il Cigno che non smette di volare

Edin Dzeko, a dispetto dei suoi 38 anni, continua a stupire. I numeri parlano chiaro: nella stagione appena conclusa ha collezionato 53 presenze con il Fenerbahçe, segnando 21 gol e confermandosi uno dei centravanti più continui d'Europa. Sommando le due annate in Turchia, il “Cigno di Sarajevo” ha realizzato 46 reti e servito 13 assist, superando persino Mauro Icardi del Galatasaray nello stesso arco temporale.

Dietro a questa longevità non c'è solo talento, ma una cura quasi scientifica del corpo. Dzeko ha adottato negli anni un regime meticoloso, tra alimentazione personalizzata, riposo ottimizzato e allenamenti mirati. E il risultato si vede: la Fiorentina lo vuole non come semplice alternativa a Kean, ma come partner potenziale in un attacco a due, previsto dal 3-5-2 di Pioli. La coesistenza tra i due non è utopia, ma strategia: Dzeko, già regista offensivo all'Inter, può agire da catalizzatore per l'ex bianconero, formando un tandem inedito ma promettente.

Kean tra clausole, riflessioni e tentazioni arabe

Ma proprio Moise Kean è oggi al centro di una tempesta di mercato. Il classe 2000, rilanciatosi con la maglia viola, è entrato nel mirino dell'Al Qadsiah, club saudita disposto a pagare la clausola da 52 milioni valida fino al 15 luglio. L'offerta è economicamente irrinunciabile, ma il giocatore non ha ancora deciso. Kean è grato alla Fiorentina per la fiducia ricevuta, ma davanti ha forse l'opportunità finanziaria della vita.

Oltre ai sauditi, anche il Manchester United osserva con interesse: la Premier League affascina e l'esperienza all'Everton potrebbe rappresentare un vantaggio. Sullo sfondo, anche il Fenerbahçe di José Mourinho, che stima l'attaccante ma difficilmente potrà permettersi la clausola imposta dai viola.

Tutto dipenderà da Kean, che resta artefice del proprio destino. La Fiorentina attende, pronta a trattenere oa ricostruire.

Centrocampo da rifare: rivoluzione in mediana

Se in attacco regna l'incertezza, il centrocampo viola è già un cantiere aperto. Dopo l'addio a Folorunsho, Bove, Adli e Cataldi, restano solo Mandragora, Fagioli, Ndour e Richardson a comporre la base per il ritiro al Viola Park. In entrata, Pioli cerca un regista in grado di dettare i tempi. I nomi in cima alla lista sono tre: Ismael Bennacer (più vicino a Pioli per motivi tattici e affettivi), Morten Frendrup del Genoa e Samuele Ricci del Torino.

Tutti e tre rappresentano soluzioni valide, ma con ostacoli diversi: ingaggio alto per Bennacer, valutazione elevata per Frendrup (almeno 20 milioni) e concorrenza spietata per Ricci, seguito da Inter, Milan e Napoli.

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