La popolazione carceraria toscana supera, abbondantemente, il numero di posti disponibili: a fronte di 3.162 posti disponibili, infatti, nei vari istituti regionali sono recluse 3.270 persone, con la situazione che si fa ancor più grave se si considera che dei posti disponibili ben 549 sono al momento inagibili.
Come riporta il Corriere Fiorentino citando i dati diffusi dall’ultimo rapporto pubblicato dall’associazione Antigone, in Toscana il problema del sovraffollamento nelle carceri è allarmante, anche considerando gli episodi di violenza, forte disagio e, purtroppo, suicidi, che si sono verificati nel corso dell’anno.
Tra gli istituti che appaiono più in difficoltà, a livello nazionale, c’è Sollicciano, che ospita una popolazione di 535 detenuti a fronte di 497 posti disponibili di cui, riporta il quotidiano, 135 quelli inagibili: i problemi di Sollicciano sono saliti alla ribalta questa estate, quando una violenta rivolta ha acceso i riflettori sulle difficilissime condizioni di vita nel penitenziario fiorentino, confermate anche da diverse pronunce della magistratura di sorveglianza.
Particolarmente allarmante per Sollicciano è un dato specifico, ovvero quello degli episodi di autolesionismo: nel 2022, infatti, ne sono avvenuti 375, il numero più alto in tutta Italia.
Le condizioni del carcere sono particolarmente dure anche per gli agenti della polizia penitenziaria, costretta a svolgere il proprio lavoro in condizioni particolarmente difficili e gravose.
Non se la passano meglio altri istituti toscani come La Dogaia a Prato, che conta 614 detenuti a fronte di 589 posti disponibili o il Gozzini (adiacente a Sollicciano), che ospita 105 persone su una disponibilità di 105 posti.
Come riporta il Corriere Fiorentino citando i dati diffusi dall’ultimo rapporto pubblicato dall’associazione Antigone, in Toscana il problema del sovraffollamento nelle carceri è allarmante, anche considerando gli episodi di violenza, forte disagio e, purtroppo, suicidi, che si sono verificati nel corso dell’anno.
Tra gli istituti che appaiono più in difficoltà, a livello nazionale, c’è Sollicciano, che ospita una popolazione di 535 detenuti a fronte di 497 posti disponibili di cui, riporta il quotidiano, 135 quelli inagibili: i problemi di Sollicciano sono saliti alla ribalta questa estate, quando una violenta rivolta ha acceso i riflettori sulle difficilissime condizioni di vita nel penitenziario fiorentino, confermate anche da diverse pronunce della magistratura di sorveglianza.
Particolarmente allarmante per Sollicciano è un dato specifico, ovvero quello degli episodi di autolesionismo: nel 2022, infatti, ne sono avvenuti 375, il numero più alto in tutta Italia.
Le condizioni del carcere sono particolarmente dure anche per gli agenti della polizia penitenziaria, costretta a svolgere il proprio lavoro in condizioni particolarmente difficili e gravose.
Non se la passano meglio altri istituti toscani come La Dogaia a Prato, che conta 614 detenuti a fronte di 589 posti disponibili o il Gozzini (adiacente a Sollicciano), che ospita 105 persone su una disponibilità di 105 posti.
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