Il maestro Alexander Lonquich e l' Orchestra Giovanile Italiana, che proprio quest'anno festeggia i 40 anni di attività, a distanza di due anni dal loro ultimo concerto sulle scene del Maggio, tornano lunedì 10 giugno alle ore 20 in Sala Mehta, nell'ambito dell'86/o Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
In cartellone, in apertura al concerto, una composizione cameristica di Franz Schubert, ossia il Trio in mi bemolle maggiore per pianoforte Notturno, op. 148, D. 897 che fu probabilmente composta nel 1827 come movimento lento di un 'Trio' di più ampie dimensioni: il pezzo si basa su due episodi che vedono impegnati violino e violoncello in un dialogo con il pianoforte.
Segue, in chiusura, la Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore, detta Romantische di Anton Bruckner, nella versione del 1874: eseguita per la prima volta nel febbraio del 1881 da Hans Richter insieme ai Filarmonici di Vienna, con essa Bruckner ottenne il primo riconoscimento pubblico, si spiega in una nota. La sua Quarta gli era inoltre costata non poca fatica: ci vollero infatti quasi dieci anni di lavoro durante i quali revisioni continue, tagli e modifiche portarono a ben quattro versioni d'autore.
Nel corso dell'esecuzione del Notturno di Schubert protagonisti lo stesso Alexander Lonquich al pianoforte e due prime parti dell'orchestra: il primo violino Hanna Schmidt e la spalla dei violoncelli Leonardo Voltan.
In cartellone, in apertura al concerto, una composizione cameristica di Franz Schubert, ossia il Trio in mi bemolle maggiore per pianoforte Notturno, op. 148, D. 897 che fu probabilmente composta nel 1827 come movimento lento di un 'Trio' di più ampie dimensioni: il pezzo si basa su due episodi che vedono impegnati violino e violoncello in un dialogo con il pianoforte.
Segue, in chiusura, la Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore, detta Romantische di Anton Bruckner, nella versione del 1874: eseguita per la prima volta nel febbraio del 1881 da Hans Richter insieme ai Filarmonici di Vienna, con essa Bruckner ottenne il primo riconoscimento pubblico, si spiega in una nota. La sua Quarta gli era inoltre costata non poca fatica: ci vollero infatti quasi dieci anni di lavoro durante i quali revisioni continue, tagli e modifiche portarono a ben quattro versioni d'autore.
Nel corso dell'esecuzione del Notturno di Schubert protagonisti lo stesso Alexander Lonquich al pianoforte e due prime parti dell'orchestra: il primo violino Hanna Schmidt e la spalla dei violoncelli Leonardo Voltan.
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