Dalla storia del caffè italiano al ruolo del Jazz nel colpo di Stato in Congo: la programmazione

La storia del caffè italiano nel mondo nel documentario “The Rise of Espresso” di Enrico Ventrice a cura dell’Accademia del Caffè Espresso, un racconto corale da Firenze a New York passando per il Brasile, è uno degli eventi di chiusura dell’ultima giornata della 65 edizione del Festival dei Popoli, domenica 10 novembre alle ore 11. 

Il documentario è il racconto corale di come gli emigranti italiani siano stati i primi grandi ambasciatori del caffè espresso nel mondo: da Firenze a New York, passando per le piantagioni del Brasile. Prodotto con l’Accademia del Caffè Espresso il documentario è un omaggio per celebrare la storia e la rinascita dell’espresso, celebrando il suo percorso e quello degli italiani che lo hanno trasformato in una bevanda iconica, tramandando la loro passione, la loro esperienza e le loro macchine di generazione in generazione. La proiezione sarà preceduta da un’Italian Coffee Breakfast all’insegna dello specialty coffee, offerta agli ospiti da Accademia del Caffè Espresso in collaborazione con Ditta Artigianale.

Alle 15 la prima italiana di “Soundtrack to a Coup d’Etat” di Johan Grimonprez il magistrale racconto a ritmo sincopato su come, negli anni ’60, è stata minata l’autodeterminazione africana. Jazz e decolonizzazione si intrecciano nel documentario, un ottovolante storico che riscrive l'episodio della Guerra Fredda che portò i musicisti Abbey Lincoln e Max Roach a imbucarsi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per protestare contro l'assassinio del leader congolese Patrice Lumumba. È il 1961, sei mesi dopo l'ammissione all'ONU di sedici Paesi africani appena indipendenti, un terremoto politico che sposta la maggioranza dei voti dalle potenze coloniali al Sud globale. Mentre il leader sovietico Nikita Kruscev si batte le scarpe in segno di indignazione per la complicità dell'ONU nel rovesciamento di Lumumba, il Dipartimento di Stato americano entra in azione inviando l'ambasciatore del jazz Louis Armstrong in Congo per distogliere l'attenzione dal colpo di Stato sostenuto dalla CIA.

Alle 18 è il momento invece delle proiezioni dei film vincitori per il Concorso italiano e per Discoveries, la sezione che esordisce quest’anno con i corti e mediometraggi di giovani filmmakers. Alle 21, infine, sarà proiettato in sala il documentario vincitore del concorso internazionale per lungometraggi. 

Chiude il sipario anche Popoli for Kids and Teens, categoria dedicati ai film educativi per bambini e giovani ragazzi: alle Cascine presso PARC Performing Arts Research Centre: con il programma per Teens (dai 14 anni in sù) alle 11 sullo schermo “Sweeties” di Anneke de Lind van Wijngaarden e Natalie Bruijns, mentre alle 15.30 “Jump out” di Nika Šaravanja. 

ll festival è realizzato con il contributo di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Calliope Arts Foundation e Publiacqua. È organizzato nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze” che fa parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo e delle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio.

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