Il negozio di giocattoli Dreoni, aperto da oltre un secolo nel cuore di Firenze, in via Cavour, rischia di scomparire.
A raccontare questa mattina dell’incertezza sul futuro dello storico negozio è La Nazione. È, purtroppo, la storia di molti negozi e attività storiche, stroncate dai tempi che cambiano e dal commercio online sempre più diffuso che strozza i negozi fisici.
E proprio al commercio online le sorelle Silvia e Laura Dreoni, terza generazione al timone dell’attività, danno, almeno in parte, la colpa: se anni fa un negozio di giocattoli era il paradiso per un bambino, adesso fin da piccoli vengono abituati ad avere in mano smartphone tablet e a giocare sempre meno con i giocattoli tradizionali.
E molte persone che si recano nel negozio non lo fanno per acquistare, ma per dare una semplice occhiata e poi magari comprare su internet, problema questo comune a tantissime altre realtà, come librerie o negozi di vestiti.
Pesano inevitabilmente i costi che mandare avanti un’attività così importante comporta, dalle spese di gestione al pagamento degli stipendi dei dipendenti.
E di fronte ad un futuro sempre più incerto, scrive il quotidiano, le sorelle Dreoni hanno ritenuto che la decisione migliore fosse quella di iniziare una liquidazione: un cartello giallo affisso alla vetrina del negozio recita “svendita totale”.
Negli ultimi giorni, riporta La Nazione, sono state tante le persone che sono venute a portare un po’ di solidarietà e a ricordare i momenti magici passati in quel negozio.
Prima la svendita, poi si vedrà. Scrive il quotidiano che le sorelle Dreoni non hanno ancora deciso cosa fare, se chiudere definitivamente oppure riaprire in un fondo più piccolo e meno impegnativo dal punto di vista economico.
Intanto, però, un altro pezzo della Firenze che fu, pregno di magia e fascino, rischia di scomparire, contribuendo alla sempre più grave spersonalizzazione del centro storico.
A raccontare questa mattina dell’incertezza sul futuro dello storico negozio è La Nazione. È, purtroppo, la storia di molti negozi e attività storiche, stroncate dai tempi che cambiano e dal commercio online sempre più diffuso che strozza i negozi fisici.
E proprio al commercio online le sorelle Silvia e Laura Dreoni, terza generazione al timone dell’attività, danno, almeno in parte, la colpa: se anni fa un negozio di giocattoli era il paradiso per un bambino, adesso fin da piccoli vengono abituati ad avere in mano smartphone tablet e a giocare sempre meno con i giocattoli tradizionali.
E molte persone che si recano nel negozio non lo fanno per acquistare, ma per dare una semplice occhiata e poi magari comprare su internet, problema questo comune a tantissime altre realtà, come librerie o negozi di vestiti.
Pesano inevitabilmente i costi che mandare avanti un’attività così importante comporta, dalle spese di gestione al pagamento degli stipendi dei dipendenti.
E di fronte ad un futuro sempre più incerto, scrive il quotidiano, le sorelle Dreoni hanno ritenuto che la decisione migliore fosse quella di iniziare una liquidazione: un cartello giallo affisso alla vetrina del negozio recita “svendita totale”.
Negli ultimi giorni, riporta La Nazione, sono state tante le persone che sono venute a portare un po’ di solidarietà e a ricordare i momenti magici passati in quel negozio.
Prima la svendita, poi si vedrà. Scrive il quotidiano che le sorelle Dreoni non hanno ancora deciso cosa fare, se chiudere definitivamente oppure riaprire in un fondo più piccolo e meno impegnativo dal punto di vista economico.
Intanto, però, un altro pezzo della Firenze che fu, pregno di magia e fascino, rischia di scomparire, contribuendo alla sempre più grave spersonalizzazione del centro storico.
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