La circolazione in città non è sempre semplice, specie per chi arriva da fuori, e il rischio di prendere una multa è sempre in agguato

Muoversi a Firenze con un mezzo privato può essere molto complesso, specialmente per chi, arrivando da fuori, si trova catapultato nel traffico cittadino senza sapere bene dove dirigersi. E se oggigiorno esistono le app e i navigatori per orientarsi, la presenza di cartelli e indicazioni rimane comunque essenziale.

Tuttavia, come riporta questa mattina La Nazione, le indicazione stradali a Firenze non sono sempre chiarissime, anzi, accade in diversi punti della città che la stessa cartellonistica contribuisca a disorientare chi si avventura per le strade senza conoscere precisamente il tragitto da percorrere.

Come scrive il quotidiano, in diverse zone di Firenze, sia nel centro che nella periferia, i cartelli stradali non sono sempre chiarissimi, anzi talvolta sembrano contraddirsi l’un con l’altro, oppure sono rovinati o illeggibili, o ancora scritti troppo piccoli: il tutto si traduce in traffico, code, insicurezza e multe.

La Nazione riporta l’esempio di diverse zone della città in cui il problema della cartellonistica si fa sentire, a cominciare dalla Stazione di Santa Maria Novella, la Fortezza, via Nazionale, ponte alla Vittoria e piazza Indipendenza.

Ma anche, allontanandosi dal centro, la zona dei viali, appesantita ulteriormente dai cantieri per la tramvia e dall’oggettivo traffico che caratterizza quella che forse è la più importante arteria viaria di Firenze città: così, una vera e propria selva di cartelli correda Piazza della Libertà e viale Matteotti, e non rende chiaro l’accesso a via Cavour e il transito su viale Lavagnini.

Come sottolinea più volte il quotidiano, i problemi principali dei cartelli a Firenze sembrano essere la difficile visibilità, dato che “spuntano” all’ultimo costringendo gli automobilisti a rallentare per capire che direzione prendere -o non prendere- oppure a correre il rischio di incappare in multe e sanzioni per la violazione delle Ztl o delle corsie preferenziali, e l’apparente contraddittorietà, che genera confusione in chi si trova a passare per strade che non conosce.

Il tutto con la minaccia, sempre presente, di incorrere in una multa.
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