Il fenomeno sta ormai dilagando, l’unica soluzione è non rispondere alle telefonate moleste e prestare attenzione online

Racconta questa mattina La Nazione che anche a Firenze sono in aumento i tentativi di truffa effettuati con i mezzi più disparati, dai messaggi sui telefoni alle finte offerte d’acquisto.

E per raccontare un fenomeno fastidioso e potenzialmente gravissimo, che può portare le persone, specie quelle più fragili ed esposte ai rischi delle moderne comunicazioni, a perdere ingenti quantità di denaro.
E per raccontare il fenomeno dei tentativi di truffa, il quotidiano riporta le storie dei cittadini che, quotidianamente, hanno a che fare con i poco di buono.

Negli ultimi giorno ha fatto decisamente notizia la “truffa del finto Crosetto”, nella quale sarebbero caduti imprenditori di grande successo, ma per poter toccare con mano il problema basta fermarsi a parlare con chiunque, perché ormai i malintenzionati raggiungono tutti.

C’è chi racconta di aver ricevuto un messaggio dalla banca riguardante un (finto) bonifico, c’è chi invece riporta di essere caduto nella “tela” dei cookies e di ricevere pubblicità su beni o prodotti di cui magari ha letto qualcosa.

Ma ci sono anche i tentativi di furto di dati o denaro utilizzando come scusa l’impossibilità di spedire un pacco: si riceve un link, si compila la scheda e il danno è fatto.

“Meglio non rispondere e non scrivere” dicono molti degli intervistati dalla Nazione.

I social network sono poi l’ultima frontiera delle truffe e dei furti di identità: una persona infatti racconta al quotidiano di aver risposto ad un messaggio inviatole da un amico e di essere stata disconnessa dall’account, al quale ora non può accedere.

Per proteggere la popolazione, specie le persone più anziane e meno versatili con smartphone e social network, sia le forze dell’ordine che gli istituti bancari spiegano che ci sono diversi accorgimenti da prendere: dal non rispondere a richieste inusuali al non fornire mai i propri dati personali o bancari a numeri sconosciuti.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies