Cento firmatari hanno fatto quadrato attorno al console onorario di Israele, del quale da giorni diversi esponenti politici chiedono la rimozione dalla carica di presidente

A Firenze continua a tenere banco la questione relativa alla presidenza della Fondazione Meyer. Nei giorni scorsi si sono moltiplicate le voci e le richieste di rimozione dalla carica di Marco Carrai, console onorario di Israele.

Come scrive stamattina La Nazione, ieri è stata pubblicata una lettera aperta, firmata da un centinaio di intellettuali, politici ed esponenti della società civile, per difendere l’operato di Carrai come presidente della Fondazione Meyer e, in generale, abbassare i toni della disputa politica.

Nella lettera, i firmatari puntano il dito contro il clima di odio e pregiudizio che si è venuto a creare attorno alla figura di Carrai, invitando alla moderazione: “Non è con estremismi e discriminazioni che la Toscana potrà contribuire ad un percorso di pace in Medio Oriente” scrivono.

Ieri, intanto, in Consiglio regionale l’assessore Stefano Ciuoffo ha risposto ad un’interrogazione presentata dalla consigliera pentastellata Irene Galletti, spiegando che la nomina (e la revoca) del presidente della Fondazione Meyer spetta al direttore generale della struttura. Una risposta che non ha raccolto molto favore da parte della proponente, secondo la quale la presenza di Carrai ai vertici della Fondazione è motivo di imbarazzo per la Regione.


Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies