Saccardi: 'Patrimonio ricco che va salvaguardato'

La strategia della Regione Toscana in merito al nuovo Piano regionale forestale "si incentra sui seguenti assi strategici verticali: la sostenibilità, la resilienza e la lotta ai cambiamenti climatici; la competitività delle aziende forestali e della filiera foresta-legno; la vivibilità e attrattività dei territori rurali; l'innovazione e la qualificazione degli addetti del settore; la semplificazione amministrativa".

Lo ha detto l'assessore regionale alle foreste, Stefania Saccardi, intervenendo nell'aula del Consiglio regionale per l'informativa relativa al Nuovo piano regionale forestale, ovvero il documento programmatorio che realizza le politiche economiche forestali definite nel Programma regionale di sviluppo, specificate nel Documento di economia e finanza regionale.    

Per Saccardi si tratta di "un ricco patrimonio che va gestito e salvaguardato, di cui bisogna tutelare la biodiversità". L'assessore ha poi ricordato che "le risorse regionali che avremo disponibili sulla nuova programmazione ammontano a circa 100 milioni di Euro. Il Prs 2021-2025 prevede l'avvio della procedura per l'elaborazione nel corso della legislatura del Piano forestale regionale".    

Per Silvia Noferi (M5s) "si prosegue una politica miope e si delinea una strategia troppo generica", mentre Marco Casucci (Lega) spiega di aver "trovato nel progetto regionale alcuni ritardi sul tema della sicurezza sul lavoro".
Diego Petrucci (Fdi), ha detto di ritenere che "le forze di maggioranza e opposizione debbano lavorare assieme per tutelare la montagna e i boschi".
Per Maurizio Sguanci (Iv), "la gestione dei boschi in Toscana riguarda circa il 47% della superficie regionale, con oltre 1 milione di ettari. La gestione di un'estensione così vasta mette però in difficoltà gli enti, a partire dell'Unione Comuni". 

"Ringrazio e condivido la generalità degli interventi", ha detto nella sua replica l'assessore Saccardi, per la quale "la vera sfida è la gestione sostenibile del bosco", che passa dalla certificazione del patrimonio, dallo snellimento burocratico, dallo sviluppo della filiera del legno, dalla valorizzazione degli operai forestali; "nella consapevolezza che la gestione fa capo all'Unione dei Comuni e che sulla gestione delle foreste è necessario un approccio concreto e non ideologico".  

L'aula ha poi approvato tre ordini del giorno a prima firma Diego Petrucci (Fdi). Il primo, emendato dal Pd, impegna il presidente dell'esecutivo "ad aprire un tavolo di confronto con lo Stato italiano e con le istituzioni competenti, rispetto alla gestione del demanio dello Stato, ed alle risorse da destinare a tale scopo".

Il secondo atto impegna il presidente della Giunta "a prevedere, per quanto di competenza, nel prossimo Piano forestale regionale 2025-2029, l'obiettivo di snellire le pratiche burocratiche per le aziende forestali", mentre il terzo ha l'obiettivo di favorire la possibilità di raccolta della legna morta da parte di privati nelle proprietà pubbliche demaniali.

Approvata, infine, anche una proposta di risoluzione a maggioranza che impegna l'esecutivo regionale "a garantire alle Unioni di Comuni, alla Città metropolitana di Firenze e ai Comuni titolari della funzione in materia di forestazione, personale e risorse adeguate per la gestione del demanio forestale", promuovendo la cura e la gestione sostenibile del patrimonio forestale, coinvolgendo i territori e i soggetti interessati, informando periodicamente la commissione consiliare competente, sugli sviluppi della proposta di piano.

"Particolare attenzione - spiega il capogruppo Pd, Vincenzo Ceccarelli - dovrà essere data al coinvolgimento attivo dei territori e degli attori locali nel processo di definizione del Piano, coinvolgendo enti locali, parti sociali e associazioni di settore, garantendo un percorso partecipativo e condiviso".
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