“Conferma la volontà di allargare il programma del teatro ad altre arti”, il commento di Fuortes

"La cosa di cui sono stato più stupefatto in questi due mesi dal mio arrivo qui al Maggio è stata l'attenzione e l'amore della città, dei fiorentini ma anche in generale degli spettatori del Maggio nei confronti di questo teatro. Abbiamo avuto 10mila spettatori a Tosca, 10mila spettatori a Turandot, sono numeri che in passato non si registravano e ovviamente indicano una grande attenzione alla rinascita di questo teatro. Credo che siano il miglior viatico per una ripartenza importante". Lo ha detto Carlo Fuortes, sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, a margine della presentazione della programmazione da settembre a dicembre.
    
"Tosca e Turandot - ha aggiunto Fuortes - sono andate tutte esaurite, 10 recite, il pubblico è molto vicino al teatro di
Firenze, italiano e internazionale". Parlando invece della programmazione estiva, Fuortes ha ricordato che "per la prima volta verrà sperimentata la cavea con un'opera in forma scenica. Fino adesso erano stati sperimentati concerti e opere di concerto, adesso invece avremo un Barbiere di Siviglia a partire dal 18 luglio in forma scenica. Credo che sia estremamente importante che la cavea e lo spazio estivo di questo teatro sia pronto per fare spettacoli a tutto tondo, sono certo che verrà molto ben raccolta questa sfida". E guardando al 2025-2026, Fuortes ha confermato l'intenzione di allargare il programma del teatro ad altre arti.
    
Rispondendo poi a chi gli chiedeva se il Maggio avrà un direttore artistico, Fuortes ha ricordato di essere "arrivato da due mesi" e ha aggiunto: "Sto capendo esattamente il valore delle risorse interne, di che cosa ha bisogno il teatro, un direttore artistico va deciso in uno spazio temporale un
po' più lungo. È una valutazione che sto facendo sia sul nome che sulla necessità".
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