Dalla TAV, per la quale sono in corso i lavori di costruzione e realizzazione della nuova stazione Foster, fino all’eterna questione dell’allargamento dell’aeroporto di Firenze, che vede la città sostanzialmente spaccata in due e i Comuni della Piana schierati con decisione sul “no”, Italia Nostra, il comitato No Tunnel TAV Firenze e Alterpiana hanno fatto il punto sul futuro della mobilità nell’area di Firenze a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali.
Il punto su cui si sono maggiormente concentrati è stata l’assenza di una visione strategica d’insieme sul futuro dei trasporti che possa portare allo sviluppo di una rete capillare sul territorio, piuttosto che alla realizzazione di sole grandi opere come, appunto, la stazione per l’Alta Velocità o il metrotram fino a Prato.
Secondo gli enti intervenuti, la possibile soluzione alla carenza strutturale dei trasporti nell’area fiorentina potrebbe, e dovrebbe, essere quella di investire di più sul trasporto locale su rotaia, considerando che il 40% del traffico cittadino è dovuto allo sposamento dei pendolari e che il treno, raccogliendo molte più persone, permette di diminuire il traffico e l’inquinamento.
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