"Ci manca la profezia, personaggi come De Gasperi, La Pira, Mattei erano persone che sapevano coniugare la loro fede cristiana con l'impegno politico serio. Oggi ci manca questa intelligenza che si traduce in visioni nuove, per non rassegnarsi a un certo clima che ci fa vedere le guerre come inevitabili". Lo ha dichiarato l'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, a margine del convegno, a Firenze, dal titolo "De Gasperi, La Pira e Mattei: realismo e profezia per una politica mediterranea", organizzato per le celebrazioni per i 70 anni della scomparsa di Alcide De Gasperi.
"Il papa - ha aggiunto - dice che fa molto bene fare memoria del bene. Questa memoria del bene ci può dare delle ispirazioni, oggi per costruire la pace ci vuole immaginazione e coraggio".
"Più che presentare i messaggi di De Gasperi, La Pira, Mattei, che conosciamo, dovremmo dire quanto ci siamo distanziati dal loro messaggio e da quello che è il bene dell'umanità". Lo ha dichiarato il cardinal Gualtiero Bassetti a margine del convegno.
"Mi sembra - ha aggiunto - di essere per certi aspetti ai tempi dell'Antico Testamento quando nelle situazioni più difficili, rischiose Dio mandava i profeti. Questi profeti in genere non venivano compresi dai loro contemporanei. Se si fosse letto fino in fondo il messaggio di De Gasperi, La Pira, quanto avremmo camminato sul piano anche della civiltà, dell'incontro, della politica. Dio manda queste figure ma poi sono comprese dopo un arco di tempo anche lontano, distanziato dalla loro presenza fisica. Sono profeti, di Dio e dell'umanità. Il profeta indica la via, la via deve essere seguita".
"Il papa - ha aggiunto - dice che fa molto bene fare memoria del bene. Questa memoria del bene ci può dare delle ispirazioni, oggi per costruire la pace ci vuole immaginazione e coraggio".
"Più che presentare i messaggi di De Gasperi, La Pira, Mattei, che conosciamo, dovremmo dire quanto ci siamo distanziati dal loro messaggio e da quello che è il bene dell'umanità". Lo ha dichiarato il cardinal Gualtiero Bassetti a margine del convegno.
"Mi sembra - ha aggiunto - di essere per certi aspetti ai tempi dell'Antico Testamento quando nelle situazioni più difficili, rischiose Dio mandava i profeti. Questi profeti in genere non venivano compresi dai loro contemporanei. Se si fosse letto fino in fondo il messaggio di De Gasperi, La Pira, quanto avremmo camminato sul piano anche della civiltà, dell'incontro, della politica. Dio manda queste figure ma poi sono comprese dopo un arco di tempo anche lontano, distanziato dalla loro presenza fisica. Sono profeti, di Dio e dell'umanità. Il profeta indica la via, la via deve essere seguita".
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