Il progetto No Vox di Renzulli, ex chitarrista, ma non solo, del gruppo rock

C’è chi mi considera solo il chitarrista dei Litfiba, ma io sono stato in primis il compositore, poi l’arrangiatore e infine il chitarrista della band”. A quanto pare i Litfiba si sono sciolti, viva i Litfiba. Ma intanto Ghigo Renzulli, uno dei fondatori del gruppo, prosegue con entusiasmo il progetto No Vox in cui propone musica interamente strumentale, di un certo livello, che prescinde dal mainstream.

Come riporta La Nazione, dopo l’album di inediti «Cinematic» e il live «Alcazaba», è arrivato il momento di sbizzarrirsi con il format «Sound Of Joy», che prevede la periodica pubblicazione di singoli a due brani, in formato cd. Dopo il primo volume, «Exotica/Abusey Junction», è ora la volta del secondo capitolo: «Circus/Hermosa».

Ma, torniamo allo scioglimento del gruppo fiorentino.
Ghigo, davvero i Litfiba non ci sono più? «Io e Piero abbiamo diviso le nostre strade, lui continua la sua carriera solista, io sto facendo questo percorso strumentale, ma non sarà l’unica cosa che farò: No Vox è un progetto e di progetti se ne possono fare tanti. I Litfiba sulla carta sono morti, anche se i rapporti sono ottimi. Del resto si stanno sciogliendo anche i Maneskin, ma loro sbagliano: per entrare nella storia, potevano tirare un po’ avanti». 
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