Un 'manifesto per l'infanzia' che ruota attorno a tre concetti: universalismo, gratuità e qualità.
A presentarlo il presidente della Toscana Eugenio Giani al convegno 'Conoscere e riconoscere l'infanzia' al Palacongressi di Firenze. La carta, spiega la Regione, nasce dall'elaborazione avviata in questi anni sulle politiche educative della Toscana, che ha permesso di concretizzarsi una misura cardine della legislatura come Nidi gratis.
Il documento si articola in quattro dichiarazioni di principio seguite da sei azioni da condividere a livello nazionale, "per rendere effettivo il diritto all'educazione a partire dalla nascita" in tutto il Paese: dalla necessità di affermare l'orientamento universalistico delle politiche per l'infanzia, definito "condizione necessaria per ridurre le diseguaglianze e favorire inclusione e coesione sociale", alla gratuità dei servizi 0-6 anni in tutto il paese, fino alla necessità di riformare la formazione universitaria e rinnovare i contratti del personale educativo.
Il manifesto ha l'obiettivo della condivisione in ampi settori della società italiana per diffondere una cultura diffusa per il sostegno delle politiche per l'infanzia e dei servizi educativi, fondata su un principio, le bambine e i bambini cittadini da subito.
"Abbiamo voluto elaborare il manifesto per sancire il diritto all'educazione fin dai primi anni di vita e per dare cornice ai motivi per cui in Toscana vogliamo arrivare a fare su questo diritto una battaglia - ha spiegato Giani - I principi che enunciamo nel documento costituiscono un nostro dovere verso le nuove generazioni".
Il presidente nel suo intervento ha tenuto a evidenziare il valore dei questo documento lanciato proprio il 30 novembre, giorno in cui da 25 anni la Toscana celebra l'abolizione delle pena di morte da parte del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo: "Un segno della cultura dell'umanesimo nata e radicata in questa terra".
La presentazione del manifesto ha chiuso i lavori del convegno a cui hanno partecipato oltre 100 relatori del mondo accademico, delle istituzioni, del sistema educativo, e che ha ricevuto anche la medaglia del presidente della Repubblica, premio di rappresentanza che testimonia l'adesione all'iniziativa del Capo dello Stato.
Nella plenaria odierna sono intervenuti, oltre all'assessora all'istruzione Alessandra Nardini, Luigina Mortari (Università di Verona), Anna Bondioli (Università di Pavia), Fabio Dei (Università di Pisa), Cristina Giachi, presidente della Commissione istruzione del consiglio regionale e in video collegamento Chiara Saraceno (Università di Torino). Sul palco, per un intermezzo musicale, anche il coro dei bambini e delle bambine della Scuola di musica di Fiesole.
A presentarlo il presidente della Toscana Eugenio Giani al convegno 'Conoscere e riconoscere l'infanzia' al Palacongressi di Firenze. La carta, spiega la Regione, nasce dall'elaborazione avviata in questi anni sulle politiche educative della Toscana, che ha permesso di concretizzarsi una misura cardine della legislatura come Nidi gratis.
Il documento si articola in quattro dichiarazioni di principio seguite da sei azioni da condividere a livello nazionale, "per rendere effettivo il diritto all'educazione a partire dalla nascita" in tutto il Paese: dalla necessità di affermare l'orientamento universalistico delle politiche per l'infanzia, definito "condizione necessaria per ridurre le diseguaglianze e favorire inclusione e coesione sociale", alla gratuità dei servizi 0-6 anni in tutto il paese, fino alla necessità di riformare la formazione universitaria e rinnovare i contratti del personale educativo.
Il manifesto ha l'obiettivo della condivisione in ampi settori della società italiana per diffondere una cultura diffusa per il sostegno delle politiche per l'infanzia e dei servizi educativi, fondata su un principio, le bambine e i bambini cittadini da subito.
"Abbiamo voluto elaborare il manifesto per sancire il diritto all'educazione fin dai primi anni di vita e per dare cornice ai motivi per cui in Toscana vogliamo arrivare a fare su questo diritto una battaglia - ha spiegato Giani - I principi che enunciamo nel documento costituiscono un nostro dovere verso le nuove generazioni".
Il presidente nel suo intervento ha tenuto a evidenziare il valore dei questo documento lanciato proprio il 30 novembre, giorno in cui da 25 anni la Toscana celebra l'abolizione delle pena di morte da parte del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo: "Un segno della cultura dell'umanesimo nata e radicata in questa terra".
La presentazione del manifesto ha chiuso i lavori del convegno a cui hanno partecipato oltre 100 relatori del mondo accademico, delle istituzioni, del sistema educativo, e che ha ricevuto anche la medaglia del presidente della Repubblica, premio di rappresentanza che testimonia l'adesione all'iniziativa del Capo dello Stato.
Nella plenaria odierna sono intervenuti, oltre all'assessora all'istruzione Alessandra Nardini, Luigina Mortari (Università di Verona), Anna Bondioli (Università di Pavia), Fabio Dei (Università di Pisa), Cristina Giachi, presidente della Commissione istruzione del consiglio regionale e in video collegamento Chiara Saraceno (Università di Torino). Sul palco, per un intermezzo musicale, anche il coro dei bambini e delle bambine della Scuola di musica di Fiesole.
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