"Nel vostro diritto al futuro, come recita l'occasione di oggi, il diritto al lavoro e il diritto al lavoro sicuro, ricordatevelo sempre, sono fondamentali". Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha chiesto dal palco del XXVIII Meeting dei diritti umani un minuto di silenzio in ricordo dei cinque lavoratori vittime dell'esplosione nel deposito Eni di Calenzano avvenuta lunedì scorso.
Circa 400 gli studenti al cinema la Compagnia di Firenze a cui si aggiungono altri 3.000 videocollegati.
"Il lavoro è il modo con cui ciascuno di noi contribuisce al progresso materiale e spirituale della società - ha aggiunto Giani - E allora se la nostra società ci chiede il dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale, la prima questione è proprio la sicurezza con cui ognuno di noi ha il diritto a poter operare e lavorare".
Nel suo intervento Giani passa in rassegna i temi chiave al centro del Meeting 2024 organizzato dalla Regione per celebrare la Giornata dei diritti umani del 10 dicembre, scegliendo di riflettere su cinque degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Dalla pace alla democrazia, dalla lotta ai cambiamenti climatici al diritto alla salute, fino al diritto all'istruzione e all'educazione, su cui Giani si sofferma per ricordare la misura dei nidi gratis per i redditi bassi.
"Nella terra che per prima al mondo ha abolito la pena di morte e che oggi celebra l'anniversario della Dichiarazione dei Diritti universali dell'uomo" - sottolinea Giani - sentiate sempre che la Toscana ha svolto questo ruolo di avanguardia e di creare speranza per il futuro, ispirandolo un po' in tutto il mondo. Sappiate - conclude - che proprio sui diritti e sulla solidarietà la nostra identità di Toscani deve vivere questo ruolo da protagonisti."
"Il futuro è un diritto e non possiamo permettere che sia negato a noi e alle generazioni future. In un mondo in cui la guerra si sta riaffermando e normalizzando, in cui si prova a negare il cambiamento climatico e in cui assistiamo a pericolosi arretramenti sui diritti civili e sociali, educare le giovani e i giovani a lottare per il diritto a un futuro giusto è un dovere civile". Lo ha detto l'assessora all'istruzione, memoria e diritti umani, Alessandra Nardini, all'edizione 2024 del Meeting dei diritti umani che si è svolto a Firenze con il claim 'Diritto al futuro'.
"Finché una donna guadagna meno di un uomo non c'è diritto al futuro - ha detto Nardini - e finché ci sono bambine e bambini a cui sono negati cure, istruzione e nutrizione non c'è diritto al futuro. Finché le bombe piovono su civili innocenti e intere popolazioni vengono oppresse non c'è diritto al futuro e finché si continua a bruciare petrolio e non ad investire in energie rinnovabili e pulite mentre il pianeta si riscalda non c'è diritto al futuro".
Circa 400 gli studenti al cinema la Compagnia di Firenze a cui si aggiungono altri 3.000 videocollegati.
"Il lavoro è il modo con cui ciascuno di noi contribuisce al progresso materiale e spirituale della società - ha aggiunto Giani - E allora se la nostra società ci chiede il dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale, la prima questione è proprio la sicurezza con cui ognuno di noi ha il diritto a poter operare e lavorare".
Nel suo intervento Giani passa in rassegna i temi chiave al centro del Meeting 2024 organizzato dalla Regione per celebrare la Giornata dei diritti umani del 10 dicembre, scegliendo di riflettere su cinque degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Dalla pace alla democrazia, dalla lotta ai cambiamenti climatici al diritto alla salute, fino al diritto all'istruzione e all'educazione, su cui Giani si sofferma per ricordare la misura dei nidi gratis per i redditi bassi.
"Nella terra che per prima al mondo ha abolito la pena di morte e che oggi celebra l'anniversario della Dichiarazione dei Diritti universali dell'uomo" - sottolinea Giani - sentiate sempre che la Toscana ha svolto questo ruolo di avanguardia e di creare speranza per il futuro, ispirandolo un po' in tutto il mondo. Sappiate - conclude - che proprio sui diritti e sulla solidarietà la nostra identità di Toscani deve vivere questo ruolo da protagonisti."
"Il futuro è un diritto e non possiamo permettere che sia negato a noi e alle generazioni future. In un mondo in cui la guerra si sta riaffermando e normalizzando, in cui si prova a negare il cambiamento climatico e in cui assistiamo a pericolosi arretramenti sui diritti civili e sociali, educare le giovani e i giovani a lottare per il diritto a un futuro giusto è un dovere civile". Lo ha detto l'assessora all'istruzione, memoria e diritti umani, Alessandra Nardini, all'edizione 2024 del Meeting dei diritti umani che si è svolto a Firenze con il claim 'Diritto al futuro'.
"Finché una donna guadagna meno di un uomo non c'è diritto al futuro - ha detto Nardini - e finché ci sono bambine e bambini a cui sono negati cure, istruzione e nutrizione non c'è diritto al futuro. Finché le bombe piovono su civili innocenti e intere popolazioni vengono oppresse non c'è diritto al futuro e finché si continua a bruciare petrolio e non ad investire in energie rinnovabili e pulite mentre il pianeta si riscalda non c'è diritto al futuro".
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