“Ne riparleremo nel 2032 alla luce del funzionamento servizio’’

Per la concessione del Tpl su gomma "io avrei visto bene la Toscana divisa in tre aree, com'è per gli Ato dei rifiuti, com'è per le Asl, ma è un ragionamento che riprenderemo in vista della fine degli 11 anni del contratto attuale, alla luce dei risultati a cui avrannno portato". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, parlando a una iniziativa di Autolinee Toscane a Firenze.
    
Secondo Giani, suddividere la Toscana in tre aree "consente di leggere meglio il territorio: però ne parleremo, alla luce del funzionamento del servizio, proprio quando il contratto si esaurirà nel 2032. Teniamo questa idea sullo sfondo, perché è indubbio che oggi Autolinee Toscane lavora e deve garantire efficienza sia nella Toscana delle concentrazioni urbane, nella connurbazione del trasporto pubblico dove gli autobus devono arrivare ogni tre minuti, sia nella Toscana diffusa che a me preme, ovvero nella Toscana della bassa densità abitativa ma anche della bellezza, e del servizio che ci permette di contrastare lo spopolamento attraverso l'opportunità di viverci bene: e viverci bene significa avere autobus del trasporto pubblico che funzionino".

    
L'assessore ai trasporti Stefano Baccelli ha sottolineato che nella valutazione della performance "talvolta non riconosciamo i meriti" di chi opera il servizio, essendoci peraltro "alcune situazioni oggettive a cui facciamo fronte, come le dimensioni terriroriali della Regione, ma anche l'assetto idrogeologico, il tipo di infrastrutturazione: con l'eccezione dell'area metropolitana di Firenze noi abbiamo la Toscana diffusa, delle aree interne, dei borghi. E' un dato di fatto che il nostro servizio sia complicato e capillare, con un lotto unico regionale".
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