Danni per 18 mila euro. Quello delle spaccate è diventato un problema riscontrato in tutta Firenze

Un tonfo secco nella notte, il sofisticatissimo display della tabaccheria che va in frantumi, diciottomila euro di danni tempo zero, qualche urla, poi un tombino che resta sul marciapiede ancora rovente. Ennesimo fotogramma di piazza Dalmazia, in declino esponenziale a detta dei commercianti. “I negozi qui intorno erano già stati ’battezzati’ tutti dai balordi della zona. Furti, spaccate, rapine con il coltello. Ecco, si mancava solo noi”. prova a sdrammatizzare Sofia Aiazzi a La Nazione Firenze.

Il caso dell’altra notte non è isolata. Chi sta da queste parti sa bene che la piazza è sotto scacco. Le baby gang prendono spazio, lo spaccio dilaga e c’è anche chi ’incolpa’ la tramvia (“E’ diventato una sorta di corriere della droga, per i pusher infilarsi dentro il tram che passa di continuo e far perdere le proprie tracce è un gioco da ragazzi”). 

Sull’emergenza sicurezza interviene anche Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva in Palazzo Vecchio: “Per evitare le spaccate con tombini basterebbero anche piccoli ma significativi interventi che si possono fare in pochi giorni. Ad esempio in altre città hanno risolto il problema semplicemente sostituendo i tombini di ghisa con quelli in policarbonato. Resistenti ma molto leggeri: una prevenzione anti spaccata in più. Dobbiamo essere più attenti alle istanze che arrivano e muoversi”. 
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