“Continuerò a cercarla. Fiaccolata per anniversario scomparsa”

Di Marta Panicucci - ANSA

"Non ci sono novità dalla Procura ma vivo sempre con la speranza di trovarla e che qualcuno parli. Continuerò a cercare mia figlia, tutto quello che posso fare lo farò". E' passato un anno da quando Mia Kataleya Alvarez, la sua piccola Kata, è scomparsa. Era il 10 giugno 2023 quando la bambina peruviana sparì dall'ex hotel Astor a Firenze dove viveva con il fratellino più grande e la mamma Katherine Alavrez Vasquez, 27 anni. La giovane madre non si dà chiaramente pace e si batte per la ricerca della figlia svanita nel nulla mentre lei era al lavoro.
    
Nell'anniversario della scomparsa la mamma di Kata lancia anche un nuovo appello a chi l'ha rapita e a chiunque sappia qualcosa. "Chiedo alle persone che finora non hanno parlato di parlare, chiedo di dire la verità. Pensate che mia figlia è una bambina piccola, innocente, lei non c'entra niente. Io voglio solo riabbracciarla, non mi interessare sapere chi è stato, il motivo, non voglio sapere niente, voglio solo abbracciare mia figlia".

    
Nonostante la svolta nelle indagini non sia ancora arrivata, la giovane - che, dopo lo sgombero dall'Astor occupato nel 2022 da famiglie peruviane e romene, ora vive con il fratellino di Kata in un appartamento del Comune -, coltiva sempre la speranza di rivedere e riabbracciare sua figlia. "Io ho sempre la speranza di trovare mia figlia. Sento che è ancora viva ma voglio escludere completamente l'ipotesi che sia caduta nel tombino del cortile posteriore, per questo ho chiesto un nuovo sopralluogo ma non ho avuto risposta". Nei lunghi mesi di ricerca di Kata, l'Astor e i palazzi circostanti sono stati perquisiti più volte ma nessuna traccia della piccola è stata trovata.

Ora la mamma chiede un nuovo sopralluogo nella rete fognaria perché, sostiene, "quel tombino sul retro non era chiuso ed era pericoloso. Voglio essere sicura che non sia caduta lì dentro". Intanto in occasione dell'anniversario della scomparsa di Kata, la mamma, che ad aprile ha voluto festeggiare in piazza il sesto compleanno della piccola, lancia una fiaccolata. "E' un momento molto triste. Ho voluto festeggiare il suo compleanno per dimostrare che non l'abbiamo dimenticata e spero che abbia potuto vedere le immagini. Per il 10 giugno abbiamo in programma una fiaccolata alle 18, è doloroso, non vorrei che arrivasse quel giorno".

Un anniversario che il babbo di Kata passerà ancora in carcere dove si trova per furto. "Lui sta male - racconta ancora la giovane peruviana - è andato in depressione". Mentre sul fronte giudiziario si è svolta l'udienza preliminare sul racket delle estorsioni delle camere all'Astor che vede tra gli imputati lo zio di Kata, Abel Vasquez. Il gup ha rinviato al 15 luglio la decisione sull'eccezione di nullità della richiesta di rinvio a giudizio sollevata dalla difesa dei quattro imputati accusati di estorsione, lesioni e del tentato omicidio di un ecuadoregno, lo stesso che nel maggio 2023, poche settimane prima del sequestro di Kata si lanciò da una finestra dell'Astor per sfuggire a un'aggressione. "Il processo - commenta Katherine - non è collegato alla scomparsa di mia figlia, dobbiamo solo aspettare, non so altro".

E proprio il 10 giugno alle 18 in piazza Dalla Piccola ci sarà un'iniziativa per celebrare la piccola Kata. Lo rende noto l'associazione Penelope Toscana, realtà di familiari e amici delle persone scomparse, che annuncia la propria partecipazione.

"Non possiamo dimenticare ciò che è successo a questa bambina - sottolinea l'associazione in una nota -. La verità è sempre una sola ma deve ancora essere svelata. Nessun disdegno su questa storia ma impegno di tutta la società civile. Saremo lì per Kata, sempre, ovunque e comunque".
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