Oltre 20.000 cittadini hanno già firmato una petizione lanciata da Lav per chiedere la revoca del 'codice stalla' e il divieto definitivo alla detenzione di animali in un terreno di via di Bogaia a Prato, spazio noto per i ripetuti episodi di allagamenti e maltrattamenti. Un numero in continua crescita, sottolinea l'associazione animalista in una nota, accompagnato da centinaia di mail inviate dai cittadini al direttore della Sanità pubblica veterinaria di Prato Filippo Barontini e alla sindaca Ilaria Bugetti.
Ieri si è tenuto, su richiesta di Lav, un tavolo tecnico con il Comune di Prato per affrontare in modo strutturale la situazione. Durante l'incontro è stato confermato che già a gennaio 2024 era stata emessa e resa esecutiva un'ordinanza di demolizione per le strutture abusive, presenti nel terreno in oggetto. Il Comune ha annunciato l'intenzione di prendere provvedimenti concreti già nei prossimi giorni.
"È stato un incontro franco e proficuo - spiega Beatrice Rezzaghi, responsabile dell'Unità di Emergenza di Lav -. Il Comune ha capito quelle che sono le nostre preoccupazioni e di migliaia di cittadini, impegnandosi concretamente per la risoluzione della problematica in un'area ad alto rischio idrologico come quella di via di Bogaia". Secondo l'associazione, l'Asl non ha ancora provveduto alla revoca del codice stalla, né ha partecipato al tavolo tecnico. Inoltre ha rinnovato la richiesta di un'ordinanza sindacale di divieto assoluto alla detenzione di animali nei confronti del soggetto in questione.
Ieri si è tenuto, su richiesta di Lav, un tavolo tecnico con il Comune di Prato per affrontare in modo strutturale la situazione. Durante l'incontro è stato confermato che già a gennaio 2024 era stata emessa e resa esecutiva un'ordinanza di demolizione per le strutture abusive, presenti nel terreno in oggetto. Il Comune ha annunciato l'intenzione di prendere provvedimenti concreti già nei prossimi giorni.
"È stato un incontro franco e proficuo - spiega Beatrice Rezzaghi, responsabile dell'Unità di Emergenza di Lav -. Il Comune ha capito quelle che sono le nostre preoccupazioni e di migliaia di cittadini, impegnandosi concretamente per la risoluzione della problematica in un'area ad alto rischio idrologico come quella di via di Bogaia". Secondo l'associazione, l'Asl non ha ancora provveduto alla revoca del codice stalla, né ha partecipato al tavolo tecnico. Inoltre ha rinnovato la richiesta di un'ordinanza sindacale di divieto assoluto alla detenzione di animali nei confronti del soggetto in questione.
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