"Ci appelliamo alla sindaca di Firenze Sara Funaro, a cui chiediamo di adottare provvedimenti coraggiosi: vietare l'utilizzo delle carrozze e prevedere la conversione delle licenze per queste attività in opportunità lavorative che non prevedano lo sfruttamento animale. Invitiamo inoltre cittadini e turisti a rifiutare l'uso delle carrozze trainate da cavalli, scegliendo alternative etiche e rispettose". A chiederlo è la Lav (Lega anti vivisezione) dopo l'episodio accaduto ieri, quando un cavallo che stava trainando una carrozza nel traffico cittadino, probabilmente spaventato, ha perso il controllo, iniziando a correre e trascinando il mezzo lungo le strade.
"L'utilizzo dei cavalli come mezzi di trasporto è una pratica che perpetua una visione specista, in cui gli animali sono ridotti a strumenti al servizio dell'uomo. Questo approccio, basato sulla subordinazione e sullo sfruttamento, è eticamente inaccettabile in una società che ambisce a evolversi verso un modello di convivenza rispettoso delle vite di tutti gli esseri senzienti", dichiara Nadia Zurlo, responsabile dell'Area equidi Lav.
"Questo episodio - aggiunge Danilo Bacci, responsabile della sede Lav di Firenze - è l'ennesima dimostrazione dell'incompatibilità tra il benessere animale e l'ambiente urbano. I cavalli, esseri senzienti capaci di provare paura e stress, non dovrebbero essere costretti a vivere in un contesto così ostile e pericoloso. Chiediamo con forza alle istituzioni, ai sindaci e al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, di prendere una posizione chiara per abolire questa pratica ingiusta e pericolosa, fornendo al contempo opportunità alternative per chi oggi lavora nel settore".
"L'utilizzo dei cavalli come mezzi di trasporto è una pratica che perpetua una visione specista, in cui gli animali sono ridotti a strumenti al servizio dell'uomo. Questo approccio, basato sulla subordinazione e sullo sfruttamento, è eticamente inaccettabile in una società che ambisce a evolversi verso un modello di convivenza rispettoso delle vite di tutti gli esseri senzienti", dichiara Nadia Zurlo, responsabile dell'Area equidi Lav.
"Questo episodio - aggiunge Danilo Bacci, responsabile della sede Lav di Firenze - è l'ennesima dimostrazione dell'incompatibilità tra il benessere animale e l'ambiente urbano. I cavalli, esseri senzienti capaci di provare paura e stress, non dovrebbero essere costretti a vivere in un contesto così ostile e pericoloso. Chiediamo con forza alle istituzioni, ai sindaci e al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, di prendere una posizione chiara per abolire questa pratica ingiusta e pericolosa, fornendo al contempo opportunità alternative per chi oggi lavora nel settore".
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