Soddisfatto Vannino Chiti, direttore dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza: 'Con la nuova legge potremo usare al meglio le risorse per le attività di divulgazione e valorizzazione'

Un finanziamento complessivo annuo di 570mila euro, fino al 2026, per l'Istituto storico della Resistenza in Toscana (250mila euro), la Fondazione 'Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza-luoghi della Memoria Toscana' (90mila), la Federazione regionale toscana delle associazioni antifasciste e della Resistenza (20mila) e gli Istituti storici per la Resistenza a carattere provinciale con sede in Toscana (210mila). E' quanto stabilito da una proposta di legge approvata dal Consiglio regionale.
    
La legge fissa un contributo annuale in favore di specifici soggetti per la realizzazione di attività di ricerca, di divulgazione e di eventi; per la raccolta, la conservazione e la fruizione del patrimonio documentario e archivistico e per la realizzazione di attività didattica per le scuole.
Approvato dall'aula anche un odg del portavoce dell'opposizione, Marco Landi (Lega) che chiede di individuare una nuova ubicazione per l'Istituto storico della Resistenza e di destinare le risorse "prioritariamente per sostenere le retribuzioni del personale degli Istituti".

Per il presidente dell'Istituto storico Toscano della Resistenza Vannino Chiti l'approvazione della legge "consentirà, rendendo possibile una programmazione nel tempo, di utilizzare al meglio le risorse per le attività legate alla valorizzazione degli ideali dell'antifascismo, base della nostra Costituzione, e delle libertà democratiche nel tempo presente. Valuto positivamente - ha aggiunto - che il voto a favore della legge sia stato più ampio della maggioranza che guida la Regione: si sono, infatti, espressi a favore Pd, Iv, M5s e Fi. Neanche le altre forze politiche di destra hanno votato contro: la Lega e il gruppo misto si sono astenuti e Fdi non ha partecipato al voto. Per me si tratta di un passo nella direzione giusta, quella di rendere patrimonio comune di tutti gli italiani l'antifascismo e la Resistenza".

Chiti si propone "nel mese di gennaio 2025, di invitare tutti i presidenti dei gruppi consiliari della Toscana a visitare l'Istituto per conoscere più direttamente la sua realtà e le sue attività".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies