A causa dell’aumento dei costi dei materiali da costruzione: Palazzo Vecchio studia una soluzione

La nuova Vacs (Variante alternativa centro storico) dovrebbe costare altri 14 milioni di euro al Comune di Firenze.

Secondo quanto riporta questa mattina La Nazione, infatti, Tram Spa si è rivolta al Collegio Consultivo Tecnico (organo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) per ottenere un ristoro di 18 milioni di euro dal Comune per l’impennata dei costi dei materiali, richiesta che è stata parzialmente accolta dall’ente che ha disposto il pagamento di 14 milioni di euro all’amministrazione.

Per far fronte alle spese, riporta il quotidiano, il Comune si è già rivolto al ministero per ottenere i fondi ulteriori a copertura dei costi più elevati, e davanti ha in sostanza due alternative: chiedere alla società un arbitrato e quindi trovare un accordo oppure se ricorrere al Tribunale civile per ottenere la sospensione del pagamento.

La richiesta di Tram Spa, spiega La Nazione, nasce dal deciso aumento dei prezzi dei materiali da costruzione a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha messo in estrema difficoltà l’industriale edile: importanti aumenti si sono registrati per il prezzo dell’acciaio (+208%), dell’alluminio (+106%) e del rame (+71,2%).

A decidere sull’erogazione di ulteriori fondi sarà adesso il ministero, che analizzando la richiesta del Comune deciderà se coprire l’ulteriore comporto.

Anche per la linea 3.2.1 Libertà-Bagno a Ripoli, riporta il quotidiano, i prezzi sono già molto saliti rispetto alle stime iniziali, ma l’opera è finanziata con il PNRR.
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