Dall’Alto Mugello alla Piana, i sindaci fanno il punto degli interventi da realizzare

La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale è stata un’autentica boccata d’ossigeno per i Comuni dell’area fiorentina colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo fra il 14 e il 15 marzo (anche se è da precisare che il Governo ha dichiarato due emergenze nazionali comprendendo anche gli eventi che hanno investito la Toscana occidentale, soprattutto l’isola d’Elba).

La Nazione questa mattina fa il punto delle somme che i vari sindaci dei comuni colpiti hanno stimato come necessarie per far fronte ai danni causati dall’alluvione di marzo.

Partendo dall’Alto Mugello, il sindaco di Palazzuolo sul Senio Marco Bottino stima che saranno necessari circa due milioni e mezzo di euro per far fronte ai danni del maltempo e, soprattutto, alla bonifica della discarica riemersa nei pressi del Rio Rovigo. Anche se al quotidiano il sindaco non si dice sicuro che questa somma sarà sufficiente a far fronte a tutte le spese: “Speriamo sia solo una prima tranche”.

Anche a Marradi il sindaco Tommaso Triberti è soddisfatto ma solo a metà: perché, se da una parte i fondi messi a disposizione dallo Stato sono preziosissimi per i piccoli comuni, che da soli non avrebbero potuto sostenere lo sforzo economico della ricostruzione, dall’altro c’è comunque la preoccupazione che non siano sufficienti. Triberti stima in quattro milioni il costo delle urgenze da risolvere.

Ripristinare i danni di frane e allagamenti e soprattutto garantire ristori ai privati è la preoccupazione dei sindaci di Vicchio Francesco Tagliaferri e di Vaglia Silvia Catani, che stimano rispettivamente cinque e tre milioni di euro i fondi necessari per far fronte alla situazione, anche se non escludono che il conto possa salire. Più contenuta la stima del sindaco di Borgo San Lorenzo Leonardo Romagnoli, che parla indicativamente di 70mila euro.

Nella Piana fiorentina saranno necessarie risorse sia a Sesto che a Calenzano, due comuni altrettanto duramente colpiti dal maltempo di marzo. Se per Sesto il sindaco Lorenzo Falchi stima indicativamente un milione di euro l’ammontare delle somme urgenze da affrontare, per Calenzano il sindaco Giuseppe Carovani ritiene che saranno necessari intorno ai 3,6 milioni di euro.

Ma la somma più ingente, scrive La Nazione, sarà quella necessaria per far fronte ai danni che il maltempo ha inferto a Rufina, comune della Valdisieve duramente colpito dagli eventi di marzo: diverse aziende sono state letteralmente spazzate via e ingenti danni sono stati subiti anche dal campo sportivo. Dovrebbero servire intorno agli 8-10 milioni di euro per far fronte alla situazione.

Infine, più contenute le spese stimate a Pontassieve, dove per il ripristino della viabilità il Comune dovrebbe ricevere circa un milione e mezzo di euro.


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