Pane, pasta, uova e latte ancora buoni sono stati salvati dallo spreco e utilizzati per preparare i pasti per le persone più fragili

Nel 2024 sono stati recuperati 34.500 chili di pane, 8.800 uova, 79.000 chili di frutta e verdura, 1200 litri di latte e 6.126 chili di pasta: cibo ancora di qualità, che sarebbe andato sprecato e che invece è stato 'salvato' e utilizzato per preparare i pasti per le persone più fragili.

Sono i risultati del progetto 'La mensa che viaggia', promosso da Fondazione solidarietà Caritas: ogni mattina, si spiega, tre furgoncini "percorrono chilometri per recuperare le eccedenze alimentari alla Mercafir, in negozi e supermercati, mense aziendali o imprese private: il cibo viene portato nelle cucine della Fondazione e serve per preparare 900 pasti al giorno, che vengono distribuiti nelle mense e nelle strutture di accoglienza sul territorio di Firenze e provincia".

    
"Quotidianamente 15 persone, tra autisti, operatori e volontari, lavorano a questo servizio con l'obiettivo di combattere lo spreco alimentare e garantire un piatto caldo a chi ne ha bisogno - spiega Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze -. Con questo progetto inneschiamo un circolo virtuoso che unisce la solidarietà alla sostenibilità e al risparmio. Vogliamo anche sensibilizzare la società civile ad un nuovo stile di vita più attento all'ambiente e alla salute, partendo dai piccoli gesti anti spreco nella vita quotidiana, e sollecitare le istituzioni pubbliche affinché promuovano azioni che favoriscano il recupero alimentare, il dialogo tra le aziende e le realtà del terzo settore, e una semplificazione burocrazia".
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