I sensori infrasonici dell'Università di Firenze avevano registrato l'evento

Potrebbe essere stato il passaggio di una brillante meteora (bolide) a sud dell'isola di Montecristo, a causare il forte boato avvertito giovedì pomeriggio nella parte meridionale della Toscana. Ad avanzare questa nuova ipotesi sono gli esperti di Prisma, la Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell'Atmosfera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf)

Il boato, avvertito intorno alle 16:30, aveva fatto inizialmente pensare a un terremoto, subito smentito dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Alcuni avevano pensato a un volo a bassa quota, ma l'Aeronautica militare italiana ha poi precisato che non risultavano propri voli nell'orario e nella zona indicata che possano aver determinato un boato provocato da bang sonico

L'evento è stato anche registrato dai sensori infrasonici situati sulla costa meridionale dell'isola d'Elba, gestiti dall'Università di Firenze in collaborazione con l'Istituto Geofisico Toscano e con la protezione civile dell'Elba proprio per studiare i boati che si avvertono nell'isola da una decina di anni

"L'evento è stato registrato non solo dai sensori situati all'Elba, ma anche da quelli posti sul monte Amiata e a Champoluc in Valle d'Aosta, con azimuth e tempi tra loro compatibili", osserva Emanuele Marchetti, dell'Università di Firenze, che ha eseguito le misurazioni e che collabora da tempo con la rete Prisma. "Se a Champoluc si registra solo l'evento principale, all'Elba e all'Amiata (molto più vicini alla sorgente) si registra un segnale che mostra un'ampia traiettoria in atmosfera. Considerando gli azimuth dei tre array, la posizione dell'evento principale dovrebbe situarsi a Sud dell'isola di Montecristo". 
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies