Le parole di Monia Monni

Il lavoro di queste settimane "è stato un percorso molto intenso", "è stato anche un percorso di ascolto che porterà, per esempio, ad alcune modifiche normative che proporremo al Consiglio regionale. Prime di tutte, sulla legge 65 del 2014 del governo del territorio e sulla legge 41 del 2018 che tratta di rischio idraulico". Lo ha annunciato oggi l'assessora toscana alla protezione civile Monia Monni intervenendo all'evento 'Meno rischio in Toscana', in corso a Firenze, organizzato dalla Regione.
    
"La consapevolezza che cerchiamo di trasmettere è che non esiste il concetto di sicurezza idraulica, è un concetto anche politicamente sbagliato, che appartiene a un'epoca diversa - ha aggiunto -. L'acqua va gestita anche quando esce inevitabilmente dagli argini e quindi, ad esempio, introduciamo un concetto nuovo, delle aree che sono a rischio 'non nullo', ossia quelle dove il rischio non è prevedibile, non è cartografabile, non sta per esempio nei piani di gestione del rischio alluvioni", ma che "sappiamo può verificarsi, perché possono verificarsi rotture piuttosto che ostruzioni di ponti o colate improvvise". Anche in queste aree dove sono possibili interventi urbanistici di nuova edificazione o di ristrutturazione, ha concluso Monni, "chiederemo particolari accorgimenti che servono per tenere al sicuro la popolazione, sia quella nuova che quella già residente senza quindi aggravare il rischio".
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