La storia e le trasformazioni del teatro Comunale di Firenze attraverso 31 fotografie, partendo dal 1865 per arrivare al 2011, fino alla nascita del moderno Teatro del Maggio. E' il racconto della mostra 'Al Comunale! Dal Politeama Vittorio Emanuele II al Teatro del Maggio', visibile dal 17 ottobre al 22 dicembre nel foyer del Teatro del Maggio musicale fiorentino
La mostra, a cura di Rita Scartoni con la collaborazione di Manuel Rossi, nasce dalla collaborazione tra Associazione dimore storiche italiane Toscana (Adsi), Fondazione Alinari per la fotografia e Fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino e si inserisce all'interno delle attività legate a Carte in dimora - Archivi.doc. Gli scatti, selezionati dagli Archivi Alinari e dall'Archivio storico del Teatro del Maggio, immortalano un viaggio fotografico che parte dal 1865 con una rara immagine del Politeama.
Gradinate, macchine sceniche, coperture, allestimenti, demolizioni, ricostruzioni, maquettes, sono i soggetti narranti di questa lunga storia. Tutto inizia con un'arena all'aperto, il Politeama Vittorio Emanuele II, costruito nella zona a ridosso di Porta al Prato all'inizio degli anni Sessanta dell'Ottocento, alle soglie della breve stagione di Firenze capitale. La struttura ospita i più diversi generi di spettacolo, dal circo alla lirica, nonché feste e veglioni fino a diventare magazzino bellico durante la Prima guerra mondiale. Poi nella prima metà degli anni Trenta, in concomitanza con la nascita del Maggio Musicale, il teatro viene acquistato dal Comune e ristrutturato. Nel 1944 un bombardamento distrusse l'intera macchina scenica. Nel 1957 l'intero complesso venne dichiarato inagibile dando avvio all'ultima grande campagna di ricostruzione conclusasi nel 1961.
A distanza di 50 anni, di fronte alle inadeguatezze della vecchia struttura viene infine inaugurato il nuovo Teatro del Maggio nella sede attuale. Per Carlo Fuortes, sovrintendente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino, "la mostra ci invita a riflettere sulle trasformazioni architettoniche e urbanistiche che hanno portato all'attuale Teatro del Maggio. A differenza delle altre principali città italiane, infatti, Firenze non ha conservato un teatro storico per l'opera musicale. Attraverso l'osservazione di immagini in parte inedite e senz'altro molto rare, si potrà rivivere la storia che ha portato dal Politeama Vittorio Emanuele al Teatro Comunale, tanto amato dai fiorentini, fino all'attuale modernissimo Teatro del Maggio".
La mostra, a cura di Rita Scartoni con la collaborazione di Manuel Rossi, nasce dalla collaborazione tra Associazione dimore storiche italiane Toscana (Adsi), Fondazione Alinari per la fotografia e Fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino e si inserisce all'interno delle attività legate a Carte in dimora - Archivi.doc. Gli scatti, selezionati dagli Archivi Alinari e dall'Archivio storico del Teatro del Maggio, immortalano un viaggio fotografico che parte dal 1865 con una rara immagine del Politeama.
Gradinate, macchine sceniche, coperture, allestimenti, demolizioni, ricostruzioni, maquettes, sono i soggetti narranti di questa lunga storia. Tutto inizia con un'arena all'aperto, il Politeama Vittorio Emanuele II, costruito nella zona a ridosso di Porta al Prato all'inizio degli anni Sessanta dell'Ottocento, alle soglie della breve stagione di Firenze capitale. La struttura ospita i più diversi generi di spettacolo, dal circo alla lirica, nonché feste e veglioni fino a diventare magazzino bellico durante la Prima guerra mondiale. Poi nella prima metà degli anni Trenta, in concomitanza con la nascita del Maggio Musicale, il teatro viene acquistato dal Comune e ristrutturato. Nel 1944 un bombardamento distrusse l'intera macchina scenica. Nel 1957 l'intero complesso venne dichiarato inagibile dando avvio all'ultima grande campagna di ricostruzione conclusasi nel 1961.
A distanza di 50 anni, di fronte alle inadeguatezze della vecchia struttura viene infine inaugurato il nuovo Teatro del Maggio nella sede attuale. Per Carlo Fuortes, sovrintendente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino, "la mostra ci invita a riflettere sulle trasformazioni architettoniche e urbanistiche che hanno portato all'attuale Teatro del Maggio. A differenza delle altre principali città italiane, infatti, Firenze non ha conservato un teatro storico per l'opera musicale. Attraverso l'osservazione di immagini in parte inedite e senz'altro molto rare, si potrà rivivere la storia che ha portato dal Politeama Vittorio Emanuele al Teatro Comunale, tanto amato dai fiorentini, fino all'attuale modernissimo Teatro del Maggio".
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