L’ondata di maltempo che ha investito la Toscana il 14 e 15 marzo ha lasciato ferite profonde nel Mugello, e se la viabilità sta tornando lentamente alla normalità, con la recente riapertura della Sr 302 e il rispristino dei collegamenti tra le strade minori, rimangono ancora fortissime criticità, come la discarica tornata alla luce dopo una frana nella valle del torrente Rovigo o i disagi che tutt’ora sopportano i pendolari della ferrovia Faentina.
Di difficoltà il Mugello ne affronta e ne ha affrontate tante, ma ora la pazienza delle amministrazioni locali inizia a scarseggiare. Perciò il sindaco di San Piero a Sieve e Scarperia Federico Ignesti, in un’intervista rilasciata questa mattina a La Nazione, chiede maggiore considerazione da parte di Firenze, Città Metropolitana e Regione.
“La generosità del Mugello non può essere data per scontata” dice Ignesti, elencando poi le varie opere e occasioni nelle quali il territorio che ospita il comune da lui amministrato ha dovuto sopportare sforzi non indifferenti, come la costruzione del lago di Bilancino o della linea dell’Alta Velocità, o il deposito dei rifiuti.
“Ogni volta che vengono prese delle decisioni che riguardano il territorio metropolitano bisogna ricordarsi che qui ci sono delle comunità che hanno il diritto di esistere” aggiunge Ignesti.
Sicuramente, però, ciò che di più pesa per la popolazione del Mugello è il nodo dei trasporti, con la ferrovia Faentina che già da diversi mesi prima dell’ondata di maltempo era al centro della bufera per i continui ritardi e i disagi che pendolari, studenti e lavoratori erano costretti ad affrontare pressoché quotidianamente: sul punto, il sindaco Ignesti ha le idee chiare, ovvero potenziare la ferrovia per trasformarla in una “metropolitana di superficie”, capace di spostare molte più persone e ridurre così inquinamento e traffico.
“Serve una visione ampia, capace di guardare oltre l’ordinario” dice al quotidiano Ignesti, che aggiunge “Il Mugello ha bisogno di attenzione, visione e politiche peculiari”.
Di difficoltà il Mugello ne affronta e ne ha affrontate tante, ma ora la pazienza delle amministrazioni locali inizia a scarseggiare. Perciò il sindaco di San Piero a Sieve e Scarperia Federico Ignesti, in un’intervista rilasciata questa mattina a La Nazione, chiede maggiore considerazione da parte di Firenze, Città Metropolitana e Regione.
“La generosità del Mugello non può essere data per scontata” dice Ignesti, elencando poi le varie opere e occasioni nelle quali il territorio che ospita il comune da lui amministrato ha dovuto sopportare sforzi non indifferenti, come la costruzione del lago di Bilancino o della linea dell’Alta Velocità, o il deposito dei rifiuti.
“Ogni volta che vengono prese delle decisioni che riguardano il territorio metropolitano bisogna ricordarsi che qui ci sono delle comunità che hanno il diritto di esistere” aggiunge Ignesti.
Sicuramente, però, ciò che di più pesa per la popolazione del Mugello è il nodo dei trasporti, con la ferrovia Faentina che già da diversi mesi prima dell’ondata di maltempo era al centro della bufera per i continui ritardi e i disagi che pendolari, studenti e lavoratori erano costretti ad affrontare pressoché quotidianamente: sul punto, il sindaco Ignesti ha le idee chiare, ovvero potenziare la ferrovia per trasformarla in una “metropolitana di superficie”, capace di spostare molte più persone e ridurre così inquinamento e traffico.
“Serve una visione ampia, capace di guardare oltre l’ordinario” dice al quotidiano Ignesti, che aggiunge “Il Mugello ha bisogno di attenzione, visione e politiche peculiari”.
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