Qualche giorno fa Confcommercio aveva organizzato l’esperimento di un pasto con consumo moderato di sostanze alcoliche per poi sottoporre tutti ad alcol-test

Qualche giorno fa, La Nazione aveva raccontato di un “esperimento” organizzato da Confcommercio, un pranzo al quale erano state invitate istituzioni e giornalisti affinché, dopo un pasto in cui i partecipanti avrebbero consumato qualche bicchiere di vino o altre sostanze alcoliche, fossero eseguiti gli alcol-test.

Un esperimento che l’associazione Lorenzo Guarnieri, che si occupa di tutelare le vittime della strada, sempre sulle pagine del quotidiano, ha fortemente criticato, contestando le affermazioni dei vari partecipanti, a cominciare da quelle del presidente della Regione Eugenio Giani, che aveva detto che nel vino c’è una sostanza utile alla prevenzione oncologica, cosa che l’associazione definisce falsa citando l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro.

O ancora, respingendo l’idea che ci possa essere differenza fra il consumo di superalcolici e quello di vino, dato che in ogni caso si parla di sostanze alcoliche. Oppure respingendo l’idea che ad un consumo moderato di alcol possa corrispondere un minore pericolo per la sicurezza sia del conducente che delle altre persone:

“Guidare dopo aver bevuto non è un fatto personale ma sociale che va combattuto perché può fare danno anche ad altri” scrive l’associazione.

“Non bere se devi guidare” concludono Stefania e Stefano Guarnieri.
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