In Oltrarno la sfilata di Gucci è stata un’autentica polveriera, e se da una parte ha innegabilmente messo in vetrina le meraviglie di Firenze, dall’altra ha ulteriormente esasperato i residenti di zona, costretti a fare i conti quotidianamente con la massiccia turistificazione dell’area e, da ultimo, con un evento che li ha messi ai margini del loro stesso quartiere.
Ma, come racconta questa mattina il Corriere Fiorentino, l’obiettivo dell’amministrazione comunale è adesso quello di voltare pagina e seppellire l’ascia di guerra, venendo incontro ai residenti con un evento a loro dedicato.
E se l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Jacopo Vicini a Controradio ha riconosciuto i disagi patiti dai residenti in questi due giorni, da qualche tempo, da prima della sfilata, si è fatta strada l’idea di organizzare un evento dedicato alla cittadinanza, per rimettere la dimensione di quartiere al centro della vita di una delle zone più belle, e richieste, di Firenze.
L’idea del presidente del Quartiere 1 Mirko Rufilli è quella di organizzare una cena rionale aperta ai cittadini dell’Oltrarno e di Santo Spirito, ma che in futuro potrebbe essere replicata in tutti gli altri rioni del Q1, per riportare i residenti a vivere e godersi il quartiere.
Tuttavia, sottolinea il quotidiano, tra la cena di rione e la sfilata di Gucci che tanto ha fatto discutere cittadini e politica non ci sono collegamenti, perché, si spiega, l’idea sarebbe nata prima che Gucci tenesse in Oltrarno il suo evento.
Il quotidiano fa poi il punto di quanto Gucci abbia speso per la sua sfilata: 250mila euro per l’occupazione di suolo pubblico, dei quali 200mila saranno reinvestiti dall’amministrazione comunale nella programmazione culturale dell’estate fiorentina e 50mila nel rimboschimento del parco delle Cascine, come ha fatto sapere la stessa casa di moda.
Ben più soddisfatti possono dirsi i titolari dei tantissimi locali che si affacciano in Oltrarno, avvertiti per tempo e adeguatamente risarciti per i due giorni di chiusura delle loro attività.
Ma, come racconta questa mattina il Corriere Fiorentino, l’obiettivo dell’amministrazione comunale è adesso quello di voltare pagina e seppellire l’ascia di guerra, venendo incontro ai residenti con un evento a loro dedicato.
E se l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Jacopo Vicini a Controradio ha riconosciuto i disagi patiti dai residenti in questi due giorni, da qualche tempo, da prima della sfilata, si è fatta strada l’idea di organizzare un evento dedicato alla cittadinanza, per rimettere la dimensione di quartiere al centro della vita di una delle zone più belle, e richieste, di Firenze.
L’idea del presidente del Quartiere 1 Mirko Rufilli è quella di organizzare una cena rionale aperta ai cittadini dell’Oltrarno e di Santo Spirito, ma che in futuro potrebbe essere replicata in tutti gli altri rioni del Q1, per riportare i residenti a vivere e godersi il quartiere.
Tuttavia, sottolinea il quotidiano, tra la cena di rione e la sfilata di Gucci che tanto ha fatto discutere cittadini e politica non ci sono collegamenti, perché, si spiega, l’idea sarebbe nata prima che Gucci tenesse in Oltrarno il suo evento.
Il quotidiano fa poi il punto di quanto Gucci abbia speso per la sua sfilata: 250mila euro per l’occupazione di suolo pubblico, dei quali 200mila saranno reinvestiti dall’amministrazione comunale nella programmazione culturale dell’estate fiorentina e 50mila nel rimboschimento del parco delle Cascine, come ha fatto sapere la stessa casa di moda.
Ben più soddisfatti possono dirsi i titolari dei tantissimi locali che si affacciano in Oltrarno, avvertiti per tempo e adeguatamente risarciti per i due giorni di chiusura delle loro attività.
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