La Nazione questa mattina si sofferma su un problema riscontrato sia dai pazienti sia da chi lavora all’Ospedale di Santa Maria Nuova, nel cuore di Firenze: la mancanza di parcheggi.
Come riporta il quotidiano, gli stalli dedicati alla sosta sono pochissimi e già alle nove del mattino tutti occupati, costringendo chi si reca all’ospedale per visite e controlli a girovagare nei paraggi oppure a lasciare la macchina in maniera non proprio corretta, o ancora a farsi lasciare davanti al presidio mentre chi lo ha accompagnato va a cercare parcheggio.
Il problema della grande concentrazione di auto si ripercuote, inevitabilmente, anche sulla circolazione die mezzi di soccorso, costretti ad adeguarsi alle “regole” e a cercare qualunque soluzione per parcheggiare.
Per rendere l’idea di quanti mezzi transitino nella zona, il quotidiano racconta di un soccorritore che invece di guidare l’ambulanza è stato costretto a scendere e direzionare il traffico, vestendo in sostanza i panni del vigile urbano. Ma non solo, perché con gli spazi dedicati ai mezzi di soccorso occupati da altri veicoli, le ambulanze sono costrette a parcheggiare in modo precario, costringendo almeno un operatore a rimanere a bordo, nel caso la viabilità risultasse compromessa e fosse necessario spostarsi.
Soluzioni facilmente percorribili, spiega il quotidiano, sono poche: attualmente la Polizia Municipale controlla e interviene, e irroga anche sanzioni, ma servirebbe aumentare gli spazi di sosta. Soluzione non facilmente percorribile in centro.
Come riporta il quotidiano, gli stalli dedicati alla sosta sono pochissimi e già alle nove del mattino tutti occupati, costringendo chi si reca all’ospedale per visite e controlli a girovagare nei paraggi oppure a lasciare la macchina in maniera non proprio corretta, o ancora a farsi lasciare davanti al presidio mentre chi lo ha accompagnato va a cercare parcheggio.
Il problema della grande concentrazione di auto si ripercuote, inevitabilmente, anche sulla circolazione die mezzi di soccorso, costretti ad adeguarsi alle “regole” e a cercare qualunque soluzione per parcheggiare.
Per rendere l’idea di quanti mezzi transitino nella zona, il quotidiano racconta di un soccorritore che invece di guidare l’ambulanza è stato costretto a scendere e direzionare il traffico, vestendo in sostanza i panni del vigile urbano. Ma non solo, perché con gli spazi dedicati ai mezzi di soccorso occupati da altri veicoli, le ambulanze sono costrette a parcheggiare in modo precario, costringendo almeno un operatore a rimanere a bordo, nel caso la viabilità risultasse compromessa e fosse necessario spostarsi.
Soluzioni facilmente percorribili, spiega il quotidiano, sono poche: attualmente la Polizia Municipale controlla e interviene, e irroga anche sanzioni, ma servirebbe aumentare gli spazi di sosta. Soluzione non facilmente percorribile in centro.
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